Il sedicesimo film interpretato da Elvis Presley fu "Roustabout" nel 1964 per la Paramount.
La presenza di rilievo nel film fu l'attrice Barbara Stanwyck, della quale Elvis, inizialmente, aveva soggezione, data la sua popolarità e carriera già affermata come veterana ad Hollywood.
Purtroppo, come ormai era di prassi, malgrado la suddetta celebre presenza, il film si rivelò un altro tentativo di fare cinema “a risparmio”, proponendo una trama piuttosto banale.
Elvis Presley, nel ruolo di Charlie Rogers, si ritrova a lavorare in un luna park tra mille problemi e incertezze dovuti al cattivo andamento economico del luna park stesso. Il suo talento di cantante, però, riesce a risollevare le sorti del parco, attirando sempre più visitatori.
Nel contempo nasce l'onnipresente storia d'amore, che da sempre fa da padrona nella trama. La fortunata nel ruolo di innamorata di Elvis fu l'attrice Joan Freeman, che interpretò il ruolo di Cathy.
L'idea di un film ambientato in un luna park fu del Colonnello Parker, il quale, da giovane, aveva lavorato in quell'ambiente.
Le riprese del film avrebbero dovuto iniziare nel Maggio 1961, ma la produzione ne ritardò la partenza fino a Marzo del 1964. Nel frattempo ci furono alcuni cambiamenti, tra cui: il titolo, che inizialmente doveva essere “Right This Way Folks” divenne “Roustabout”; il nome del personaggio interpretato da Elvis da Charlie Main divenne Charlie Rogers; e quello di Barbara Stanwyck da Maggie Moore cambiò in Maggie Morgan. Inoltre, su questo ultimo punto, è da sottolineare che l'attrice scelta in un primo tempo per quel ruolo fu Mae West. Barbara Stanwyck ebbe la parte solo in un secondo momento.
Gli sceneggiatori furono Anthony Lawrence e Allan Weiss.
Anthony Lawrence lavorò in seguito anche per la sceneggiatura dei film “Paradise Hawaiian Style” e “Easy Come Easy Go”.
Lawrence ebbe modo di riscattarsi in seguito, mettendo a frutto il suo talento per il celebre film “Elvis” del 1979, nel quale il ruolo di protagonista venne assegnato a Kurt Russell.
Inoltre, portano la sua firma alcune serie TV molto famose, tra cui: “Il Fuggitivo”, “Cannon”, “Quincy” e “The Blue Knight”.
Allan Weiss, invece, aveva già lavorato come sceneggiatore in altri film a marchio Presley: “Blue Hawaii”, “Girls! Girls! Girsl!”, “Fun In Acapulco” e, in seguito, anch'egli lavorò per “Paradise Hawaiian Style” e “Easy Come Easy Go”.
In un'occasione precisò che le sceneggiature venivano scritte in base alle indicazioni di Hal Wallis, il quale chiedeva espressamente che fossero frivole. Weiss disse, parlando del metodo “Wallis”: “Mi veniva chiesto di creare un contesto credibile in cui inserire 12 canzoni e un mucchio di ragazze”.
Anche se può sembrare incredibile, conoscendo la tipologia di film, sia Lawrence che Weiss ricevettero nel 1965 una nomination per il premio “Best Written American Musical” proprio per il film “Roustabout”!
La regia fu affidata a John Rich, il quale lavorò per la prima volta con Elvis Presley proprio in questa occasione.
Rich arrivava da una lunga esperienza in serie TV, tra cui: “Our Miss Brooks”, “Gunsmoke”, “The Dick Van Dyke Show”, solo per citarne alcuni, ma era ansioso di lavorare alla direzione di un film prodotto da Hal Wallis.
Per quanto riguarda Elvis, il regista non rimase per nulla impressionato dal comportamento del suo entourage e il loro continuo girare sul set, facendosi scherzi l'un l'altro. A tale riguardo, Elvis disse al regista: “Quando questi dannati film smetteranno di essere divertenti, smetterò di farli. E se i miei ragazzi se ne vanno, farò lo stesso!”.
Il rapporto tra Elvis e Mr. Rich divenne ancora più teso quando Elvis lo convinse a fargli girare una scena piuttosto pericolosa. Questa procedura non veniva mai accordata all'attore, ma entravano in scena le controfigure, al fine di tutelare la star da eventuali incidenti che avrebbero costretto la produzione a sospendere le riprese del film.
Purtroppo la testardaggine di Elvis questa volta ebbe la peggio: girando quella scena si fece davvero male, ferendosi sopra ad un occhio. La ferita richiese l'intervento medico e punti di sutura.
Infatti, il cerotto che si nota sul viso di Elvis non è “cinematografico” ma reale, dovuto proprio a questo incidente.
(Leggi sotto, in base al racconto di Billy Stanley, datato 21 Giugno 2019, la verità sulla ferita sopra l'occhio 🔻)
Per il regista non fu un bel momento: era enormemente preoccupato al pensiero di dover dire a Hal Wallis di aver permesso ad Elvis di fare di testa sua!
Per non rischiare il posto di regista, ideò una modifica della sceneggiatura, facendo in modo che la trama del film giustificasse la medicazione sul viso di Elvis.
Se in un primo momento, come detto poc'anzi, Rich era entusiasta di poter lavorare in un film prodotto da Wallis, dopo aver diretto “Easy Come Easy Go” cambiò radicalmente opinione: divenne critico nei confronti dei metodi del produttore ed iniziò a sviluppare una certa stima nei confronti di Elvis.
Dopo queste esperienze, tornò a dirigere serie televisive, alcune delle quali ebbero un enorme successo anche da noi: tra queste “Sanford and Son”, “The Jeffersons”.
Per queste serie televisive ha ricevuto 7 nomination agli Emmy Awards, di cui 3 vinti.
Il 26 Febbraio 1964 Elvis iniziò la pre-produzione e, in particolare, la registrazione della colonna sonora negli studi Radio Recorders di Hollywood.
Il 03 Marzo incise la canzone “Roustabout” scritta da Otis Blackwell e Winfield Scott, che però non venne inclusa nel film. Ne venne inclusa un'altra, con lo stesso titolo, scritta da Bill Giant, Bernie Baum e Florence Kaye, per la quale Elvis incise la parte vocale il 29 Aprile 1964.
L'acetato della canzone “Roustabout” scritta da O. Blackwell e W. Scott, ritenuta persa per moltissimi anni, venne ritrovata nello scantinato di W. Scott, e la RCA la distribuì per la prima volta nel 2003 nell'album “2nd To None”.
Per differenziarla da quella usata nel film, il titolo venne modificato in “I'm A Roustabout”.
Le difficoltà durante la lavorazione di questo film furono molte. Elvis si infastidì durante le sessions di registrazione, quando venne quasi rifiutata la sua richiesta di poter avere i Jordanaires come backvocals nella canzone che doveva cantare da solo nel film, mentre viaggiava in sella alla motocicletta.
Uno dei produttori obiettò su questa sua richiesta, chiedendo dove avrebbero potuto mettere i coristi all'interno della scena...Elvis, seccato, rispose: “Nello stesso dannato posto in cui mettete la band!”.
Da sottolineare che la canzone “It's A Wonderful World”, scritta da Sid Tepper e Roy C. Bennet, fu per un periodo in competizione per aggiudicarsi un Academy Awards come “Best Song”.
Per rendere più veritiero il film, venne installato un vero luna park nelle vicinanze di Thousand Oaks, in California, che divenne location per le scene all'aperto.
Per altre scene, invece, vennero usati 3 diversi studi della Paramount: i numeri 12,14,15. Le porte tra l'uno e l'altro studio vennero tenute aperte per fare in modo di avere un unico enorme stage in cui lavorare, in particolare per alloggiare le scene riprese sotto il grande tendone.
Questa tipologia di lavorazione è stata utilizzata per la prima volta dalla Paramount proprio per questo film.
Per Elvis, l'unica motivazione di entusiasmo nel recitare in questo film fu lavorare con Barbara Stanwyck, la quale aveva girato circa 90 film e la cui carriera, per i 20 anni successivi, sarebbe stata costellata unicamente di ruoli in telefilm. Quello che ricordiamo maggiormente è “The Big Valley” (“La Grande Vallata”).
Nata a Brooklyn nel 1907, il suo vero nome era Ruby Stevens.
Rimasta orfana in tenera età, venne cresciuta dalla sorella maggiore, la quale lavorava come corista.
Prese il nome di Barbara Stanwyck non appena terminati gli studi e si mise alla ricerca di un lavoro come attrice.
Il suo primo lavoro fu come ballerina in un corpo di ballo del Ziegfield Follies, arrivando poi ad avere ruoli da protagonista a Broadway, dove incontrò il suo primo marito: Frank Fay.
Nel 1928 si trasferirono ad Hollywood, dove Barbara finì sotto la tutela del regista Frank Capra.
In quegli anni il suo primo matrimonio finì e nel 1939 sposò l'attore Robert Taylor, il quale rimase suo marito fino al 1951.
Nel 1944 era l'attrice più pagata, con un guadagno di $ 400,000!
Nel corso della sua carriera ebbe 5 nomination per l'Emmy Awards, vincendone 3; e 4 nomination al Golden Globe, vincendone 1.
Nel 1982 ricevette l'Honorary Academy Awards come riconoscimento per il suo grande contributo al mondo del cinema.
E' deceduta nel 1990, all'età di 82 anni, a causa di seri problemi polmonari e cardiaci.
In molti dei 31 film interpretati da Elvis Presley, capita di ritrovare gli stessi attori, con ruoli più o meno importanti.
Ad esempio: il ruolo di Fred in questo film è stato interpretato da Steve Brodie, che aveva già lavorato con Elvis in “Blue Hawaii” e avrebbe lavorato ancora insieme a lui in “Paradise Hawaiian Style”; Norman Grabowski: ha interpretato Sam in “Roustabaout” e in seguito avrebbe avuto un ruolo in “Girl Happy”; Kenneth Backer: Gregg in “Roustabaout”, aveva già lavorato nel film “Loving You”; come anche Mike Mahoney, il quale lavorò per i 2 ultimi film citati con l'aggiunta di “It Happened At The World's Fair”.
Lance LeGault: da sempre controfigura di Elvis Presley, ebbe anche un suo ruolo in “Roustabout”.
Kent McCord: amico di Elvis e attore, lavorò con Elvis in “Roustabout”, “Viva Las Vegas”, “Kissin' Cousins” e “Girl Happy”.
Molte delle ragazze che hanno preso parte ai film interpretati da Elvis Presley erano ballerine, modelle e reginette di bellezza. Alcune di loro, nel corso degli anni, sono riuscite ad avere una discreta carriera cinematografica.
Alcuni esempi:
Linda Rand: ha recitato un ruolo secondario in “Roustabout”, ma ha anche lavorato in “Fun In Acapulco” e “Girls! Girls! Girls!”;
Sue Ane Langdon: ha interpretato il ruolo di Madame Mijanou in “Roustabout”, ma ha avuto un ruolo più importante – Mitzi – in “Frankie and Johnny”, proseguendo poi con una lunga carriera fatta di film e televisione, che le hanno portato 2 nomination al Golden Globe Award come “Best Supporting Actress-TV” e vincendone uno nel 1972 per la serie TV “Arnie”.
E' da sottolineare anche la presenza di Raquel Welch in questo film, la quale era ai suoi primi ruoli ad Hollywood.
La lavorazione del film ebbe inizio il 20 Marzo 1964. Quel giorno, un articolo apparso sul giornale di Las Vegas, ferì e tormentò Elvis per il resto della sua vita.
L'articolo aveva come titolo "Ci credereste che Richard Burton e Peter O'Toole devono parte del loro successo ad Elvis Presley?” e proseguiva dicendo: “Questi due brillanti attori, acclamati in tutto il mondo per i loro ruoli in 'Becket', non avrebbero avuto la possibilità di recitare nel film se non fosse stato per il Sig. 'Anca Rotante' ".
Il triste nomignolo “Anca Rotante” era chiaramente riferito ad Elvis e al suo famoso movimento pelvico.
Citando il produttore Hal Wallis, l'articolo metteva nero su bianco la cruda verità: se non fosse stato per gli ingenti guadagni derivati dai film commerciali interpretati da Elvis Presley, non ci sarebbero state le possibilità economiche per finanziare film di spessore, come quelli in cui hanno lavorato Richard Burton e Peter O'Toole.
Per Elvis fu una delusione tremenda, oltre ad uno scontro frontale a livello emotivo con ciò che da sempre temeva: ossia che non sarebbe mai stato preso seriamente in considerazione come attore, ma semplicemente usato per finanziare il lavoro e il successo di altri artisti. Uno dei classici casi in cui si dice “Oltre al danno, la beffa!”.
Il film “Roustabout” venne proiettato a livello nazionale l'11 Novembre 1964 e rimase nella classifica “Variety” per due settimane, arrivando all'ottava posizione.
CANZONI: Roustabout - Little Egypt - Poison Ivy League - Hard Knocks - It's A Wonderful World - Big Love Big Heartache - One Track Heart - It's Carnival Time - Carny Town - There's A Brand New Day On The Horizon - Wheels On My Heels
CAST: Elvis Presley - Barbara Stanwyck - Joan Freeman - Leif Erickson - Sue Ane Langdon - Pat Buttram - Joan Staley - Dabbs Greer - Steve Brodie - Norman Grabowski - Jack Albertson - Jane Dulo
1964 - Paramount
Il 21 Giugno 2019, Billy Stanley, fratello di Elvis Presley, ha raccontato la verità riguardo la ferita sopra l'occhio di Elvis, che si è procurato durante il periodo di riprese del film.
Questo il suo racconto:
Oggi vorrei condividere con voi quello che Elvis ci raccontò, a me ed ai miei fratelli, riguardo come si fece il taglio sopra l'occhio nel film "Roustabout".
Ho sentito due storie riguardo a questo. Una era che se l'era fatto mentre girava la scena di un incidente, nel film. E l'altra era mentre stava girando una scena di un combattimento.
Ora, potrebbe essersi riaperto durante la scena del combattimento, ma ecco come si fece quel taglio, in base al suo racconto.
Elvis, come la maggior parte delle persone che conosco, ha provato a fare questo stupido gioco. L'ho fatto io stesso molte volte.
Stava andando a letto, si è avvicinato all'interruttore della luce per spegnerlo. E' rimasto lì ed ha pensato: "Fammi vedere se riesco a raggiungere il letto prima che la luce si spenga".
Ha premuto l'interruttore e si è tuffato verso il letto.
All'improvviso ha sentito un dolore acuto sopra l'occhio ed è caduto dal letto.
E' balzato subito in piedi ed ha riacceso la luce. Si aspettava un combattimento, pensando che qualcuno si fosse intrufolato nella sua stanza. Non ha visto nessuno, ma ha chiamato i ragazzi. Sono tutti arrivati di corsa nella sua stanza.
Elvis ha detto loro che qualcuno l'ha colpito mentre stava andando a letto. Così tutti si sono messi a cercare l'intruso. Dopo parecchi minuti la ricerca non portò a niente.
Quando tutti tornarono nella stanza di Elvis, qualcuno chiese ad Elvis cosa fosse successo...Elvis raccontò tutto... Mentre loro si guardavano intorno nella stanza, qualcuno disse: "So chi ti ha colpito, Elvis". Camminò verso il letto di Elvis e puntò il dito contro il colpevole. Elvis aveva un letto grande a quattro posti.
Quando si era tuffato verso il letto, aveva colpito con la testa il palo alla fine del letto.
Elvis e tutti i ragazzi si sono messi a ridere per quello che era successo. Come abbiamo fatto noi a casa, quando ci ha raccontato questa storia.
Source: Billy Stanley - Facebook