RECENSIONE ESIBIZIONE ELVIS PRESLEY: YMCA GYMNASIUM - LEXINGTON, NORTH CAROLINA / 21 MARZO 1956

Data concerto: 21 MARZO 1956, ore 20.00
Luogo: YMCA Gymnasium di Lexington, in North Carolina.
Giornale: "The Salisbury Post".

Il Paradiso si trovava in un grande auditorium a Lexington ieri sera per poche migliaia di adolescenti. Un giovane dagli occhi sognanti dal nome quasi impossibile di Elvis Presley, il fenomeno musicale più recente del Paese, è stato la causa principale (per usare un eufemismo).
In un'esibizione che non sarebbe potuta durare 15 minuti, Elvis ha mandato in delirio gli adolescenti della YMCA, affollata di gente.
Lungi da chi scrive dire se l'uomo sia capace di cantare oppure no, perché le urla della folla, prevalentemente femminile, soffocavano tutto. Ma qualunque cosa fosse, per usare le parole del mondo della musica popolare, la maggior parte del pubblico, amico, era partito. Andato. ANDATO.
Meno di sei mesi fa, poche persone avevano anche solo sentito il nome di Elvis Presley. Ma questo era prima che un disc jockey lo rendesse appetibile per un posto nella grande produzione televisiva del sabato sera dei fratelli Dorsey, "The Stage Show".
I Dorsey scuotevano sbalorditi le loro teste. Cinque volte, da quando si è esibito per la prima volta, la sua popolarità travolgente ha indotto i Dorsey (che sanno riconoscere una buona cosa quando la vedono) a volere nuovamente Elvis per altre esibizioni.
Presley, che ha appena compiuto 21 anni, è un bel giovane, alto, che porta i capelli nella parte posteriore della testa a coda di anatra, secondo la moda; ha bei denti bianchi (se questo significa qualcosa), è di peso medio ed ha uno stile tutto suo di usare il microfono.
Sinatra ha iniziato a prendere spunto da lui. Johnny Ray sembrava un pugile "Golden Gloves" che, un attimo prima di cadere con la faccia a terra, cercava di trovare il suo stile. Ma questo ragazzo Presley stupisce.
Il modo in cui ama l'oggetto, lo accarezza, è qualcosa da vedere, ma è anche qualcosa che non potrebbe essere descritto nei dettagli da una pubblicazione qualsiasi per famiglie.
E come se non bastasse, maneggia una chitarra che deve essere rinforzata a causa del trattamento che riceve. E poi Presley fa un passo indietro, il sudore cola, il suo respiro è pesante; con le spalle che si contraggono, i fianchi che ondeggiano e le gambe che si muovono in un ritmo perfetto, l'edificio crolla.
Se qualcuno potesse puntare il dito su una particolare cosa che Presley fa e che abbia il merito della sua improvvisa ascesa, dovrebbe essere la rotazione del suo corpo.
Per ogni brano in cui si è profondamente lasciato trasportare da se stesso, attraverso le sue torsioni e giravolte, qualsiasi applausometro sarebbe andato in tilt.
I quattro poliziotti, che hanno dovuto circondare il ragazzo per impedirgli di essere fatto a pezzi, hanno detto che la folla di oltre 5.000 persone è stata la più grande mai riunitasi per qualsiasi attrazione nella nuova e spaziosa YMCA.
Il luogo ha circa 5.000 posti a sedere e ieri sera ho visto persone in piedi nei corridoi. Erano arrivate ​​da ogni città e paese nell'arco di 50 miglia da Lexington. Presley è perplesso sull'intera faccenda, come chiunque altro. Ma, masticando nervosamente un pezzo di chewing gum, prima di salire le scale ed andare sul palco, ieri sera, Presley ha detto a questo giornalista: "Adoro tutto questo!".
Ha detto che ha deciso di intraprendere la carriera di cantante circa un anno e mezzo fa. Gli era sempre piaciuto, ma non così tanto fino a quando lui ed un piccolo gruppo si sono riuniti ed hanno registrato una famosa canzone hillbilly, dal titolo "That’s All Right Mama".
La canzone è andata alla grande, e da allora Presley si è esibito sempre con la stessa combinazione; la sua e un'altra chitarra, un basso ed un set di batteria.
Presley suona hill-billy diverso dal hill-billy ed, al suo posto, mette "rock and roll".
Ha detto che il suo stile gli viene naturale.
Come ci si sente ad essere l'idolo degli adolescenti?
Presley ha sorriso imbarazzato, ha scrollato le spalle ed ha mormorato qualcosa, dicendo che lui stesso non riesce a rendersi conto di cosa sia successo; è successo tutto così velocemente. In effetti, sembra che non si sia ancora capacitato. Per Presley la città di Memphis è casa, ma è nato e cresciuto a Tupelo, Mississippi. Secondo gli agenti pubblicitari, ha iniziato a cantare quando ascoltava le canzoni "lamentose" degli operai dei campi.
È figlio unico e papà era un camionista che non si occupa di molte cose in questo periodo. Lui e la mamma sono al settimo cielo, felici per il loro figlio. I Presley si sono trasferiti a Memphis, la terra del blues, circa otto anni fa. La reazione maschile sembra essere quasi nulla nei confronti di Presley. Si potrebbe sentire un uomo affermare, dopo che tutto è finito: "Non riesco proprio a capire".
Uno scrittore freelance di nome Jim Poling, che ha avuto ieri l'incarico di fare un servizio su Presley per "Pageant Magazine", ha semplicemente alzato le mani per lo stupore. Ha intenzione di restare incollato a Presley e cercare di trovare la risposta. Il "Pageant" vuole la storia entro Giugno.
In piedi, in silenzio, in un angolo del camerino, mentre i circa cento adolescenti cercavano di farsi strada all'interno, c'era un giovane di nome Gene Smith. Gene ed Elvis sono cugini di primo grado e sono cresciuti insieme.
Lui guida la lunga Cadillac di Elvis. Il resto del tempo se ne sta in giro con l'espressione di chi vorrebbe darsi spesso un pizzicotto per vedere se quello che sta succedendo è reale. E poi Gene svanisce, mentre i ragazzini urlanti si lanciano su Elvis per toccarlo o per avere un autografo.
Presley, come i soldati di una volta, ha fatto il suo dovere ieri sera, anche se durante il giorno aveva sofferto di un po' di influenza. Se non avesse fatto la sua esibizione, ci sono dubbi che sarebbe rimasto qualcosa intatto della Lexington "Y". In programma c'erano anche alcune delle celebrità del "Grand Ole Opry", ma erano tutti persi per Presley.
Attuale e scottante: "Heartbreak Hotel", "Blue Suede Shoes", "Tutti Frutti", "I Got a Gal" e "That’s All Right Mama". A proposito, nessuno è svenuto ieri sera. Ma molti giovani dalla faccia rossa e con le lacrime che uscivano dai loro occhi estasiati, lo avrebbero senza dubbio fatto se il programma fosse durato altri cinque minuti.