RECENSIONE CONCERTO ELVIS PRESLEY: DETROIT, MICHIGAN - 11 SETTEMBRE 1970

Data Concerto: 11 SETTEMBRE 1970 (ore 20:30).
Luogo: Olympia Arena
di: A.L. McClain
Giornale: The Detroit News
Pubblicato il: 12 Settembre 1970

FANS URLANTI DICONO AD ELVIS CHE SONO ANCORA SUOI



Elvis Presley, testa tesa all'indietro, piedi divaricati, proteso verso l'adorazione - da oltre 16.000 fans scatenati ieri sera all'Olympia ascolta un suono del passato.
Le urla frenetiche hanno raggiunto le travi del vecchio edificio e sono rimaste sospese lì - un ombrello di urla.
E' stato un suono che Elvis non ha sentito per molto tempo nei circoli più sofisticati del cinema e di Las Vegas, e se si era abbastanza vicino al palco, lo si poteva vedere respirare l'impatto emotivo che aveva sul suo pubblico.
Elvis aveva bisogno di capire da vicino che, negli ultimi 13 anni, quei giovani urlanti che si sono avvicinati ai 30 anni o li hanno superati non lo hanno dimenticato. Non l'hanno dimenticato. Ora lo sa. Lungo la strada, ha raccolto alcuni nuovi fans che sono troppo giovani per ricordare l'Elvis di una volta.
A 35 anni, Elvis è ancora giovane ed in forma, la mascella ferma, i capelli neri e lunghi.
Ora potrebbe scuotere la testa più delle ossa del bacino collegate alle ossa della coscia, ma sa ancora dare colpi ben assestati.
La differenza sostanziale tra Elvis oggi ed il giovane che si è esibito all'Olympia in Marzo del 1957 è la sua dolcezza. C'è meno arroganza nell'uomo e più umorismo. Durante la sua bella esibizione di ieri sera, ha sorriso spesso e ha riso delle sue stesse buffonate.
Ma, anche in tuta completamente bianca con scarpe bianche e cintura indiana, c'è ancora un tocco di "brillantina" in Elvis. È il modo in cui si muove sul palco, con un tocco di spirito ribelle che fa ancora accendere una motocicletta da un momento all'altro.
I puristi non hanno mai dato il giusto merito alla voce di Elvis quando canta. E' in grado di essere molto stilizzato e grezzo, ma sotto sotto c'è un solido baritono, in particolare nelle ballate.
Cantare i suoi primi pezzi, "Heartbreak Hotel", "Blue Suede Shoes" e "Johnny B. Goode", rivela l'impatto che Elvis ha avuto sul rock. Il suo posto nella storia della musica è assicurato.
E per quanto riguarda "You Ain't Nothing But A Hound Dog", il testo può essere ridicolo, ma il ritmo è mortalmente serio.
La sua versione della triste "How Time Slips Away" è stata tenera e carezzevole. Se c'è una potenza grezza nell'uomo, c'è anche una grande sensibilità.
Una serata con Elvis Presley farà capire ad uno spettatore televisivo quanto Tom Jones abbia copiato lo stile di Elvis e che il prodotto autentico è molto meglio.
Fuori dall'Olympia dopo lo spettacolo, i fans hanno proseguito a parlare con eccitazione persistente ed alcune ragazzine piangevano mentre stringevano le loro foto autografate della star.
Una ragazzina trionfante se n'é andata con la sciarpa rossa di Elvis.
Alcune cose semplicemente non cambiano mai.