Data concerto: 06 APRILE 1972
Luogo: Olympia Stadium, Detroit, Michigan
di Bill Gray
Giornale: "Detroit News"
Pubblicato il: 07 aprile 1972
UN ELVIS DI MEZZA ETA' STUPISCE LA NUOVA GENERAZIONE DI ADOLESCENTI
"Se siete turbati da tutto questo, non è necessario esserlo; lo supereranno presto. Un giorno sbadiglieranno tutti insieme quando Elvis uscirà belando dagli altoparlanti".
06 Aprile 1972: Elvis Presley esce belando dagli altoparlanti dell'Olympia Stadium davanti ad una folla quasi isterica di 18.216 persone, il pubblico più numeroso che abbia mai assistito ad un concerto nell'arena che ha 44 anni. "LOOK" non si è occupato dello spettacolo: la rivista è stata chiusa qualche tempo fa.
Presley, che se non è il padre del rock'n'roll è, almeno, il suo padrino, ora ha 37 anni. I suoi fans lo hanno seguito in tutto il suo percorso: durante un periodo nell'esercito, durante i numerosi film di serie "B" ed al momento del suo ritorno sul palco di Las Vegas due anni fa.
Ma i suoi sostenitori hanno buttato le loro scarpe scamosciate blu a favore degli stivali go-go bianchi. Non indossano più il rossetto a marchio Elvis Presley (disponibile in tre colori, tra cui "Hound Dog Orange"), né i jeans Elvis Presley in denim nero con cuciture verdi.
Una volta ha cantato dicendo che "un uomo che riesce a cantare quando non ha niente è il re del mondo intero".
In base a quegli standard e se il concerto di Detroit è in qualche modo indicativo, il signor Pelvis dovrebbe rivendicare l'universo entro la fine di questo tour.
Le signore all'Olympia presenti ieri sera sono state in fila per ore quando i biglietti sono stati messi in vendita due mesi fa, per ben 10 dollari l'uno.
Hanno iniziato ad affollare l'atrio dello stadio ieri alle ore 18.00. Entro l'orario della levata del sipario, alle 20.30, tutte i posti del parcheggio dello stadio erano occupati ed i ritardatari lasciavano le loro auto da qualche parte, dietro la seconda base del vicino campo da baseball della Northwestern High School. All'interno dello stadio i venditori ambulanti proponevano immagini di Elvis della misura 8 x 10 per 1.00 dollaro.
Binocoli Elvis (alcuni sono stati usati da quelli seduti vicino al palco, così come da quelli in quarta fila) per 2.00 dollari e programmi a nome Elvis. I posters di Elvis da 3.00 dollari sono spariti in pochissimo tempo.
Le signore si sono sedute mostrando impazienza, tra un gruppo vocale ed un comico che hanno dato il calcio di inizio allo spettacolo. Quando è stato annunciato l'intervallo, si sono messe ad urlare. L'ultimo conto alla rovescia era iniziato.
All'improvviso, le luci dell'ambiente si sono abbassate al suono di un penetrante sospiro collettivo. La band ha iniziato a suonare la fanfara. Per l'occasione si è interpellato "Also Sprach Zarathustra" di Strauss.
Una visione è apparsa balzando sul palco con una tuta bianca di paillettes, aperta all'altezza dell'ombelico, una sciarpa rossa appoggiata intorno al collo ed un mantello fluente. La visione è stata accolta da flash lampeggianti, che si sono accesi simultaneamente e ripetutamente come fulmini impazziti. Le signore hanno fatto subito sapere di chi si trattava: "ELLLVVIIIS".
La prima canzone è stata soffocata dalle grida penetranti, che devono aver superato il volume degli urli degli incubi della Prima Guerra Mondiale. Questi non erano urli del tipo Michael Jackson - Donny Osmond. Il loro suono era leggermente più profondo nella tonalità, ma sostenuto con la stessa isteria.
I flash di luce e le urla stavano per diventare lo spettacolo ed il suono predominante della serata, dato che sorpassavano anche la voce di Presley.
Il conteggio dei decibel è aumentato a livelli impressionanti quando il cantante ha mosso il fianco. Quando stava con le gambe divaricate e batteva un piede al ritmo martellante, le urla si trasformavano in strilli. Quando si è abbassato sulle ginocchia per cantare rivolto ad una signora in prima fila, un'intera sezione di posti a sedere si è quasi rovesciata.
Per la maggior parte del tempo, comunque, Presley è stato relativamente tranquillo. Ha esibito i suoi movimenti pelvici come se stesse prendendo in giro una rock star degli anni '50. Sorrideva spesso ai loro picchi di agitazione, come per dire: "Non ci stiamo prendendo realmente sul serio, giusto?"
L'apice è stato un medley dei suoi primi successi tra cui "All Shook up", "Don't Be Cruel" e "Hound Dog". Durante "Teddy Bear" qualcuno ha lanciato un orsacchiotto sul palco.
Per la sua versione di "Bridge Over Troubled Water", il pubblico è stato abbastanza calmo ed il suo gradevole baritono è stato capace di penetrare in modo molto efficace.
Verso la fine della sua esibizione ha eseguito una versione decisamente emozionante di "The Battle Hymn of the Republic". Ha terminato allungando la parte finale in un crescendo da spaccare le orecchie, dopodiché ha preso un oggetto sul palco e lo ha lanciato tra la folla.
Avrebbe potuto essere un momento molto drammatico ma, ahimè, l'oggetto era l'orsacchiotto.