Data concerto: 06 APRILE 1957
Luogo: Sports Arena di Philadelphia, Pennsylvania.
Giornale: "The Philadelphia Enquirer"
Pubblicato il: 07 Aprile 1957
Mentre le ragazze adolescenti, ieri sera, sono andate allo spettacolo di Elvis Presley all'Arena per gridare, dimenarsi e rigirarsi, quattro studenti maschi della Villanova University si sono presentati per tutt'altro motivo: colpire l'artista con delle uova.
Il Tenente John Ford dell'Ufficio Aiuto Minorenni, ha dichiarato che Presley si stava esibendo alle 21.40, quando una raffica di uova è partita, diretta verso il palco. Non ci sono stati colpi mirati. Circa cinque delle uova si sono frantumate sul palco. Un altro ha colpito una parte della chitarra dell'artista, che era posata sul pavimento. L'uovo è entrato nello strumento e lo ha messo fuori uso per 10 minuti, mentre i musicisti si sono dati da fare dietro le quinte per ripulirlo.
Presley ha definito il lanciatore un idiota ed ha annunciato: "Sono pronto per lui in qualsiasi momento".
Ford ha chiesto agli spettatori da dove provenissero le uova. Numerose dita hanno indicato prontamente i quattro studenti.
Nella tasca di uno di loro, William Quinn, 20 anni, di New York City, Ford ha detto di aver trovato un uovo ancora non gettato. È stato sequestrato per altri accertamenti.
Quinn ed i suoi compagni: William B. Oates, 21, di Brooklyn; James Stark, 20, di Greenport, N.Y; John Eidt, 20 anni, di New York City sono stati spinti fuori dall'Arena e portati alla stazione di Pine Street.
Sono stati accusati di comportamento pericoloso e stamattina andranno in udienza davanti al giudice William Cibotti.
FUGGITIVA SI ARRENDE:
La polizia ha gestito anche un altro caso sorto in concomitanza con lo spettacolo, ma questo era di natura completamente diversa.
Sembra che Marion Shanhart, 14 anni, di Rochester, N.Y., avesse 14 dollari ed il grande desiderio di vedere Presley. Lasciando la sua casa alle 4.00 del mattino, è arrivata a Philadelphia 13 ore dopo, con il minimo necessario per acquistare un biglietto per lo spettacolo. Dopo il concerto, si è arresa alla polizia. Una poliziotta ha chiamato i suoi genitori, che si sono organizzati per venire a prenderla questa mattina. Ha trascorso la notte al Harth, un rifugio per ragazze, al 5 di Pine Street.