RECENSIONE CONCERTO ELVIS PRESLEY: SEATTLE, WASHINGTON - 29 APRILE 1973

Data Concerto: 29 Aprile 1973 (ore 20.30 pm)
Luogo: Seattle Center Arena, Seattle - Washington
Di: Patrick MacDonald
Giornale: "Seattle Times"
Pubblicato il: 30 Aprile 1973
ELVIS ESALTA DUE FOLLE DI SPETTATORI ALL'ARENA



Non c'è stato modo di penetrare nella rete di sicurezza di Elvis Presley intorno alla Seattle Center Arena, dove si è esibito in spettacoli alle 15.00 ed alle 20.00, entrambi esauriti settimane fa. Dovevi avere una spilla verde di Elvis ed un lasciapassare bianco di Elvis per entrare nel backstage. Le credenziali della stampa non andavano bene. E non c'è stato verso di discutere con gli uomini della sicurezza di Presley in borghese e la polizia di Seattle in uniforme a guardia di ogni porta. La sicurezza era stretta.
"Elvis riceve minacce di morte ovunque si esibisca" ha detto un giovane uomo lì vicino. "Devono stare molto attenti. Ma ho avuto modo di vedere Elvis durante l'intervallo del primo spettacolo. Mi sono fatto una foto con lui. Sono stato con lui per circa quattro minuti".
Jim Borda, 23 anni, Mercer Island, colleziona cimeli di Presley e si è presentato al primo spettacolo indossando spille di Elvis e portando copie delle prime registrazioni di Elvis, pubblicate nel 1954 dall'etichetta Sun di Memphis.
"Uno dei ragazzi della band mi ha visto e ha chiamato il Col. Parker (manager di Presley) e mi ha portato ad incontrare Elvis.
"Sarà solamente una cosa dentro e fuori" mi ha detto il Col. Parker prima che entrassimo nel camerino. Ha detto che non saremmo rimasti a lungo, ma Elvis mi ha parlato un po' dopo aver scattato la foto. Ha detto che avrebbe voluto uscire per strada a fare una passeggiata in una giornata così bella, ma che sarebbe stato assalito. Dice che è stanco di andare dall'hotel al concerto senza vedere nulla.
Ha preso uno dei dischi che avevo portato e ha detto ad alcuni membri della band: "Ehi, guardate, ragazzi, la mia prima etichetta" e tutti hanno riso.
Volevo provare ad incontrarlo di nuovo dopo lo spettacolo, ma subito dopo che ha finito l'annunciatore è uscito ed ha detto: "Elvis ha lasciato l'edificio, per favore uscite tranquillamente".
Immagino che sia uscito dalla porta sul retro, verso la sua limousine e se ne sia andato".

Borda non è stato l'unico fenomeno legato ad Elvis nell'edificio. C'erano un certo numero di persone che indossavano spille, gioielli di Elvis e cose del genere, gli imbonitori erano ovunque nella sala, anche davanti al palco, vendevano libri illustrati e poster per $2,00 ciascuno e facevano ottimi affari. Sembrava che tutti avessero delle macchine fotografiche con flash e le usassero durante lo spettacolo e presumo che oltre il 50% sia tornato a casa con qualche tipo di souvenir.
Che pubblico interessante! Alcuni sembravano usciti da un viaggio temporale degli anni '50: tanti tagli a spazzola, code d'anatra e code di cavallo come se gli anni '60 non fossero mai esistiti. D'altra parte, non vedevo così tante acconciature ad alveare dall'ultimo concorso di Miss America. E c'erano un sacco di hippy, ragazzini, persone di colore, vecchie signore e uomini d'affari dall'aspetto prospero e le loro mogli. Un gruppo tutto americano, senza dubbio.
Per quanto riguarda il concerto: "È il miglior spettacolo che tu abbia mai visto" ha detto Borda e per il suo genere, probabilmente lo era. Elvis è un intrattenitore raffinato con una performance rilassata e senza pretese.
Di fronte ad un pubblico adorante che gridava ad ogni suo minimo movimento, non è stato per niente arrogante né vanitoso. Sembrava divertito dai fans più agitati e dalle loro urla e schiamazzi. Più volte si è asciugato il sudore dal viso ed ha gettato la sciarpa tra la folla, godendosi la mischia che ne seguiva.
"Ti amo" ha urlato una signora di mezza età seduta a sinistra del palco. "Ti amo anch'io, tesoro" ha detto Elvis, torcendo un angolo della bocca.
Il Re (come viene chiamato) è rimasto sul palco quasi esattamente un'ora, uscendo alle 21.10 con un completo bianco ricamato con strass elaborati con un collo alto, aperto sul collo ed ha iniziato lo spettacolo con "C.C. Rider", strimpellando la sua famosa chitarra nera sui primi brani e facendosi accompagnare da un'intera orchestra e coristi.
Dopo le tre canzoni ha avuto qualche parola da dire su quanto gli piaceva Seattle:
"Ho fatto il mio ultimo concerto qui prima di iniziare il servizio militare ed ho girato il film "It Happened At The World's Fair" qui..." aggiungendo poco altro durante la spettacolo.
Secondo i miei calcoli, nel secondo spettacolo ha eseguito 25 canzoni, inclusi medley che spaziavano dai suoi primi successi - "Hound Dog", "Blue suede Shoes", "Heartbreak Hotel", ecc... a nuovi brani di James Taylor e Kris Kristofferson e materiale tratto dai suoi film. Ha cantato tutti i tipi di musica, ma sembrava preferire le ballate, inclusa una versione molto piena di sentimento di una canzone commovente chiamata "I'm Leaving".
Ha eseguito un brano patriottico, un medley di "Dixie", "Battle Hymn of the Republic" e "Hush Little Baby" che ha suscitato applausi spontanei, ma soprattutto è stato semplicemente il meglio di Elvis.
La sua band, guidata da un super chitarrista di nome James Verdon (N.d.R.: il giornalista ha sbagliato il cognome: è Burton), la grande orchestra ed il coro sono stati tutti fantastici e, come le troupe addetta a luci e suoni, non hai mai sbagliato un colpo. Lo spettacolo è stato totalmente professionale.
"Non c'è nessun messaggio in questo spettacolo" ha detto Elvis poco prima dell'ultima canzone "solo intrattenimento".
Poi ha iniziato "Fools Rush In" (N.d.R.: il giornalista intende "Can't Help Falling In Love". "Fools Rush In" è un'altra canzone) ed il colonnello Tom Parker, il Pigmalione che ha preso un camionista di Memphis e lo ha reso l'intrattenitore più famoso del mondo, ha lasciato il suo posto proprio di fronte al palco (dove è rimasto seduto per tutto il concerto, indossando abiti trasandati ed un berretto da yacht di traverso, con l'aspetto dell'ex imbonitore da luna park che è) e si è diretto nel backstage. Quando Elvis ha terminato la canzone, è corso giù dal palco.
L'annunciatore ha camminato per qualche minuto durante gli applausi, poi si è avvicinato al microfono ed ha detto: "Elvis ha lasciato l'edificio. Per favore uscite tranquillamente".

Source: elvis concerts