RECENSIONE CONCERTO ELVIS PRESLEY: INDIANAPOLIS, INDIANA - 26 GIUGNO 1977

Data Concerto: 26 Giugno 1977 (Ore 20.30)
Luogo: Market Square Garden, Indianapolis
di: Rita Rose
Giornale: "The Indianapolis Star"
Pubblicato: 27 Giugno 1977

ELVIS SI ESIBISCE IN VERO STILE PRESLEY DAVANTI A 18.000 (PERSONE)



"Elvis è fantastico ed Elvis suona alla grande!" ha esclamato il comico Jackie Kahane davanti a 18.000 fans entusiasti e con le mani sudate alla Market Square Arena ieri sera.
E Indianapolis si è preparata ancora una volta alla grande regalità dell'agile cantante che è stato chiamato il Re del rock 'n' roll dalla metà degli anni '50.
Elvis. Il suo nome era ovunque: su poster, spille, libri souvenir, magliette, cappelli e vestiti fatti in casa che proclamavano, con tocchi personali, l'ammirazione per un uomo idolatrato da milioni di persone.
La grande domanda è stata, ovviamente, ha perso peso? Il suo ultimo concerto qui, quasi 2 anni fa, mostrò Elvis sovrappeso, malato ed incline a esibirsi in modo letargico.
Quando le luci nell'Arena vennero abbassate dopo l'intervallo, si poteva percepire una supplica silenziosa diffondersi tra il pubblico: "Per favore, Elvis, non essere grasso".
E poi è arrivato, con una tuta bianca e dorata e stivali bianchi, saltando sul palco con un'energia che è stata un sollievo per tutti. A 42 anni, Elvis porta ancora con sé un po' di bagaglio in eccesso sul busto, ma ciò non gli ha impedito di esibirsi in vero stile Presley.
Il suo numero di apertura, l'accattivante "C.C. Rider," ha dato il via alla sua parte dello spettacolo con l'inizio di flash e battiti di mani. Il suo "Amen", in cui incoraggiava tutti a seguirlo e cantare insieme a lui, é sembrato unire tutti, così come "Jailhouse Rock" e "I Got A Woman".
Le sue canzoni più datate sembravano attirare più applausi, sebbene quasi tutto ciò che faceva creasse un'isteria collettiva, in particolare i suoi "sussulti alle gambe". (Nel caso non abbiate mai visto Elvis, questa particolare manovra consiste in un cantante che sta perfettamente immobile con le gambe divaricate, poi le fa increspare come gelatina, completando l'azione spostando prima una gamba e poi l'altra bruscamente su ciascun lato).
Elvis ha limitato i suoi movimenti di karate, ma le posizioni che assumeva con la sua chitarra hanno generato urla e strilli da parte dei fans entusiasti.
Uno dei suoi brani migliori, secondo noi, è stato "It's Now Or Never", seguito da un medley dei suoi successi. Ha anche offerto "This Time You Gave Me A Mountain" e "Fairytale", oltre a molti altri. Ha anche fatto il suo famoso monologo "I uh, we uh, well, well, well, well, well, well", che sembra accendere i fans più accaniti di Elvis.
Ha richiesto sciarpe, lanciate tra il pubblico dopo aver abbellito il collo del cantante, provocando folli corse nei pressi del palcoscenico, mentre se ne sbarazzava con la stessa rapidità con cui gli venivano messe al collo. I fans si sono comportati bene, considerando i soliti tafferugli che si verificano ai concerti rock.
La prima metà dello spettacolo si è concretizzata nelle solite cose: gli Stamps hanno cantato, Jackie Kahane ha fatto le sue battute su Elvis e The Sweet Inspirations hanno cantato. Ma li menzioneremo solo brevemente, poiché la maggior parte dei fans vuole solo leggere del Re.
L'arena gremita è stata un'indicazione sufficiente del fatto che Elvis è ancora più popolare che mai. Bene, bene, bene, bene!