DATA CONCERTO: 21 Marzo 1976, ore 14.30
Luogo: Riverfront Coliseum di Cincinnati, Ohio
di Cliff Radel
Giornale: The Cincinnati Enquirer
FANS SCONVOLTI ("ALL SHOOK UP") NON HANNO DUBBI: ELVIS E' ANCORA IL RE
Solo Elvis Presley poteva scatenare urla cantando semplicemente "America, the Beautiful". Mentre cantava delle "amber waves of grain" ("onde ambrate di grano"), al Riverfront Coliseum Domenica pomeriggio, un coro di ragazzine urlanti si è levato dal pubblico di 17.540 persone, che ha registrato il tutto esaurito.
La reazione della folla al verso successivo è stata ulteriormente scatenata.
"For purple mountains' majesty above the fruited plains" ("Per la maestosità delle montagne porpora sopra le pianure di frutteti"), cantava Presley. Non appena arrivato alla parola "frutteti", ha lasciato momentaneamente cadere il suo sguardo sulle donne sedute in prima fila.
Ha mostrato loro, subito, il sorriso brevettato di Elvis. Le donne si sono alzate di scatto dai loro posti. Urlando, hanno allungato una mano verso il palco e con l'altra si battevano la testa in stato di estasi.
Nessun artista, 20 anni dopo aver raggiunto la celebrità, riceve la risposta che ottiene Presley. Se l'adulazione del pubblico fosse il fattore determinante, il suo titolo di Re del rock'n'roll sarebbe indiscusso.
Gli anni non sono stati gentili con Elvis. I suoi occhi sono gonfi. Le sue ampie guance ed il collo carnoso enfatizzano oltremodo le sue labbra burbere. Se prende ancora un po' di peso, potrebbero venire spremute fuori dal suo viso.
La circonferenza di Presley è regale alla maniera di Enrico VIII. Le leggendarie movenze dell'anca dell'uomo sono presenti in spirito, ma non in azione.
L'enorme cintura da sei pollici, che prima che Presley rompesse la parte posteriore dei suoi pantaloni azzurro polvere, era un indumento blu abbinato con il sigillo Presidenziale, e l'altrettanto enorme pancia, limitano drasticamente i suoi movimenti. I fianchi, che una volta non avrebbero mai potuto essere mostrati in televisione, ora sono solo un ricordo.
Il cantante prende questi segni del suo essere mortale di buon grado. Solo un vero re sarebbe in grado di ridere dei suoi difetti fisici.
Dopo la sua terza canzone, "Amen", in cui emergono le capacità vocali di contrabbasso di J.D. Sumner, ha mostrato una copia della caricatura di Jerry Dowling, che è apparsa nel "Sunday Enquirer":
"Questa mia foto è apparsa nel giornale di questa mattina", ha detto Presley. "Mi hanno raffigurato perfettamente" ha aggiunto, facendo scorrere il dito sullo stomaco gonfio della sua immagine.
La reazione della folla al verso successivo è stata ulteriormente scatenata.
"For purple mountains' majesty above the fruited plains" ("Per la maestosità delle montagne porpora sopra le pianure di frutteti"), cantava Presley. Non appena arrivato alla parola "frutteti", ha lasciato momentaneamente cadere il suo sguardo sulle donne sedute in prima fila.
Ha mostrato loro, subito, il sorriso brevettato di Elvis. Le donne si sono alzate di scatto dai loro posti. Urlando, hanno allungato una mano verso il palco e con l'altra si battevano la testa in stato di estasi.
Nessun artista, 20 anni dopo aver raggiunto la celebrità, riceve la risposta che ottiene Presley. Se l'adulazione del pubblico fosse il fattore determinante, il suo titolo di Re del rock'n'roll sarebbe indiscusso.
Gli anni non sono stati gentili con Elvis. I suoi occhi sono gonfi. Le sue ampie guance ed il collo carnoso enfatizzano oltremodo le sue labbra burbere. Se prende ancora un po' di peso, potrebbero venire spremute fuori dal suo viso.
La circonferenza di Presley è regale alla maniera di Enrico VIII. Le leggendarie movenze dell'anca dell'uomo sono presenti in spirito, ma non in azione.
L'enorme cintura da sei pollici, che prima che Presley rompesse la parte posteriore dei suoi pantaloni azzurro polvere, era un indumento blu abbinato con il sigillo Presidenziale, e l'altrettanto enorme pancia, limitano drasticamente i suoi movimenti. I fianchi, che una volta non avrebbero mai potuto essere mostrati in televisione, ora sono solo un ricordo.
Il cantante prende questi segni del suo essere mortale di buon grado. Solo un vero re sarebbe in grado di ridere dei suoi difetti fisici.
Dopo la sua terza canzone, "Amen", in cui emergono le capacità vocali di contrabbasso di J.D. Sumner, ha mostrato una copia della caricatura di Jerry Dowling, che è apparsa nel "Sunday Enquirer":
"Questa mia foto è apparsa nel giornale di questa mattina", ha detto Presley. "Mi hanno raffigurato perfettamente" ha aggiunto, facendo scorrere il dito sullo stomaco gonfio della sua immagine.
"Tutto quello che voglio dire è che chi ha disegnato questo", il Re ha fatto una pausa e poi ha detto, ridendo: "Odio (imprecazione censurata nell'articolo originale)", e poi è ripartito con "Love Me" con la frase di apertura, "Treat me like a fool...".
"Love Me" ha anche inaugurato un'altra tradizione di Presley: l'assegnazione di sciarpe alle mani tese dei suoi fedeli seguaci. In tutto ha distribuito 38 sciarpe nell'arco di tutto il pomeriggio.
Quello che Presley ha regalato musicalmente al pubblico sono stati principalmente ricordi. Ha cantato "Hound Dog" ed "Heartbreak Hotel", "Love Me Tender", "Burning Love", "All Shook Up" e "Let Me Be Your Teddy Bear".
In tutte è apparso senza interesse ed in "Burning Love" ha dimenticato le parole.
Sembrava divertirsi nel raccogliere urla con il minimo sollevamento di un sopracciglio. Ha suonato solo la chitarra acustica nelle prime tre canzoni del concerto. Il Re non ha nemmeno toccato lo strumento, la chitarra elettrica, con la quale ha dato inizio ad una rivoluzione. Nonostante le battute sul suo peso, Presley è ancora in grado di comunicare una canzone.
Le sue interpretazioni di "This Time You Gave Me a Mountain" e del suo nuovo singolo "Hurt" hanno rivelato una voce potente e un'ampia estensione, troppo spesso tragicamente oscurata dal tipo di eventi che sono accaduti alla fine del concerto.
Mentre Elvis eseguiva la sua tradizionale canzone di chiusura, "Can't Help Falling in Love", tratta dal suo film del 1961 "Blue Hawaii", orde di donne si sono precipitate lungo i corridoi. Gli uscieri del Coliseum in giacca gialla sono finiti a gambe all'aria.
Gli agenti di polizia privata hanno cercato, senza risultato, di fermare l'assalto. Mentre la folla si precipitava verso il palco e si allungava per afferrare quelle sciarpe, Presley ha detto loro di calmarsi e di non farsi male.
"Love Me" ha anche inaugurato un'altra tradizione di Presley: l'assegnazione di sciarpe alle mani tese dei suoi fedeli seguaci. In tutto ha distribuito 38 sciarpe nell'arco di tutto il pomeriggio.
Quello che Presley ha regalato musicalmente al pubblico sono stati principalmente ricordi. Ha cantato "Hound Dog" ed "Heartbreak Hotel", "Love Me Tender", "Burning Love", "All Shook Up" e "Let Me Be Your Teddy Bear".
In tutte è apparso senza interesse ed in "Burning Love" ha dimenticato le parole.
Sembrava divertirsi nel raccogliere urla con il minimo sollevamento di un sopracciglio. Ha suonato solo la chitarra acustica nelle prime tre canzoni del concerto. Il Re non ha nemmeno toccato lo strumento, la chitarra elettrica, con la quale ha dato inizio ad una rivoluzione. Nonostante le battute sul suo peso, Presley è ancora in grado di comunicare una canzone.
Le sue interpretazioni di "This Time You Gave Me a Mountain" e del suo nuovo singolo "Hurt" hanno rivelato una voce potente e un'ampia estensione, troppo spesso tragicamente oscurata dal tipo di eventi che sono accaduti alla fine del concerto.
Mentre Elvis eseguiva la sua tradizionale canzone di chiusura, "Can't Help Falling in Love", tratta dal suo film del 1961 "Blue Hawaii", orde di donne si sono precipitate lungo i corridoi. Gli uscieri del Coliseum in giacca gialla sono finiti a gambe all'aria.
Gli agenti di polizia privata hanno cercato, senza risultato, di fermare l'assalto. Mentre la folla si precipitava verso il palco e si allungava per afferrare quelle sciarpe, Presley ha detto loro di calmarsi e di non farsi male.
Fuori dal Coliseum, dopo lo spettacolo di Presley durato 65 minuti, la folla, stringendo sciarpe, poster spille e fotografie di Elvis, si è riversata nelle strade di Cincinnati.
Fissato al lato dell'edificio, c'era un immenso striscione che proclamava il "Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus - Unico nella sua grandezza".
Il circo a cui avevano appena assistito 17.500 persone è stato per loro il più grande spettacolo al mondo.
Il circo a cui avevano appena assistito 17.500 persone è stato per loro il più grande spettacolo al mondo.