Il tempo in cui stiamo vivendo e la pandemia da COVID-19 che ha colpito tutto il mondo, ha riportato le popolazioni a ricordi di tempi passati e ad usare le celebrità, del presente e del passato, per promuovere le azioni messe in campo per la risoluzione del problema.
Sappiamo che Elvis Presley ha sempre fatto grandi donazioni alle associazioni di beneficenza per aiutare la scienza e chi aveva bisogno e, nell'Ottobre del 1956, si è esposto in prima persona per la poliomielite, facendosi fotografare durante le prove dell'Ed Sullivan Show mentre viene vaccinato.
Quell'evento è tornato alla ribalta in queste settimane, e non solo in America! Anche in Italia, dove Elvis Presley è da sempre snobbato da molti sul piano artistico, è stato usato come esempio per spingere le persone alla vaccinazione contro il COVID-19.
Qualche mese dopo, il 06 Gennaio 1957 Elvis Presley era a New York per la sua terza ed ultima esibizione all'Ed Sullivan Show. In quell'occasione, ha posato per due campagne di beneficenza: quella a favore della lotta contro il cancro, per la "American Cancer Society"; ed ancora una volta ha prestato il suo volto per la lotta contro la poliomielite, in aiuto all'associazione "March Of Dimes".
Insieme a lui, per gli scatti fotografici, c'era Joanne Wilson, una bambina affetta da poliomielite, scelta dall'associazione come testimonial.
In questo articolo, che risale al 2007, Joanne Wilson racconta com'è stato il suo incontro con Elvis Presley e che ricordo ha di lui.
THE MARCH OF DIMES:
La crociata nazionale contro la poliomielite (polio) iniziò a Warm Springs, in Georgia, un luogo in cui Franklin D. Roosevelt si recò per la prima volta nel 1924, alla ricerca degli effetti terapeutici delle calde acque sorgive. Altre vittime della poliomielite hanno seguito il suo esempio.
Nel 1926, Roosevelt acquistò l'intera proprietà ed, un anno dopo, con l'aiuto del suo precedente socio, Basil O'Connor, fondò l'associazione senza scopo di lucro "Warm Springs Foundation".
Durante la Grande Depressione, la Georgia Warm Springs Foundation, ritrovandosi nella necessità di reperire fondi, iniziò a fare appello alla gente comune. Inizialmente, il denaro venne raccolto annualmente attraverso un ballo in occasione del compleanno del Presidente, contando sulla presenza di varie celebrità.
Nel Gennaio 1938, allarmato da decenni di peggioramento delle epidemie di poliomielite e dal terribile danno che il virus stava avendo sui giovani americani, il Presidente Roosevelt istituì la "National Foundation for Infantile Paralysis". La Fondazione Nazionale diede grande risalto all'importanza della crociata contro la malattia, seguendo l'idea di Roosevelt, il quale credeva che le persone avrebbero potuto risolvere qualsiasi problema se si fossero impegnate insieme.
Il comico Eddie Cantor coniò la frase "March of Dimes" (riprodotta nel popolare cinegiornale "The March of Time"), invitando gli ascoltatori radiofonici di tutto il Paese ad inviare le loro monetine direttamente alla Casa Bianca. La campagna si rivelò un enorme successo.
LA RICERCA DEL VACCINO:
Nei successivi 17 anni, la National Foundation si concentrò sul finanziamento della ricerca per sviluppare un vaccino contro la poliomielite. Mentre i ricercatori lavoravano instancabilmente nei loro laboratori, i volontari aiutavano le vittime della polio e le loro famiglie in tutto il Paese.
Nel 1948, con il finanziamento fornito dalla March of Dimes, il dottor Jonas Salk riuscì a coltivare i tre tipi conosciuti di virus della poliomielite nel suo laboratorio ed, alla fine, a sviluppare un vaccino sperimentale.
Nell'estate del 1952, il dottor Salk sperimentò il vaccino sui bambini che si erano già ripresi dalla poliomielite. Dopo la vaccinazione, il livello di anticorpi antipolio nel sangue aumentava. Il passo successivo fu quello di provarlo su volontari che non avevano avuto la poliomielite, inclusi se stesso, sua moglie ed i loro figli. Tutti i volontari hanno prodotto anticorpi; nessuno si è ammalato.
L'anno successivo, i primi risultati di Salk furono pubblicati nel "The Journal of the American Medical Association" e nel 1954 iniziarono i test a livello nazionale del vaccino. Quasi 2 milioni di bambini in età scolare, i pionieri americani della polio, hanno preso parte a queste prove sul campo. Fu la più grande mobilitazione di volontari in tempo di pace nella storia degli Stati Uniti. I risultati di queste prove sul campo furono chiari. Le statistiche mostrarono che il vaccino Salk era efficace all'80-90% nella prevenzione della polio. Nei quattro anni successivi furono somministrate 450 milioni di dosi del vaccino e divenne un appuntamento fisso tra le vaccinazioni infantili.
Successivamente, nel 1962, fu concesso in licenza un vaccino antipolio orale, sviluppato dal dottor Albert Sabin, con il finanziamento della March of Dimes.
La March of Dimes occupa un posto unico nella storia americana: i suoi sforzi per fornire assistenza alle vittime della poliomielite mentre si lavorava in modo aggressivo per sviluppare vaccini contro la malattia, rappresenta la prima iniziativa biomedica su larga scala a livello nazionale, guidata da un'organizzazione di beneficenza ed ha, inoltre, contribuito a rendere il movimento dei volontari parte integrante del tessuto della vita americana.
Prima dello sviluppo dei vaccini antipolio, si stima che 50.000 persone negli Stati Uniti fossero affette da poliomielite ogni anno. Come risultato degli sforzi dell'associazione March of Dimes, praticamente tutti i bambini ora ricevono il vaccino del dottor Salk per prevenire la poliomielite.
La National Foundation cambiò ufficialmente il suo nome in "March of Dimes" nel 1979.
Oggi la March Of Dimes raccoglie fondi per la ricerca sui difetti alla nascita. Molti sopravvissuti alla poliomielite sono delusi dal fatto di non essere d'aiuto per quelli di noi che ora hanno la Sindrome Post-Polio. Dobbiamo tornare ai tutori antipolio e ad usare sedie a rotelle motorizzate, ed è costoso.
Esistono ancora oggi focolai di poliomielite negli Stati Uniti! Alcune persone non hanno fiducia nell'immunizzazione.
Io avevo solo 18 mesi quando ho contratto il virus della poliomielite. Era l'estate del 1952 e sono stata messa in isolamento per tre settimane; poi ho trascorso i nove mesi successivi nell'asilo nido dell'ospedale. La mia culla era in fondo alla grande stanza e nell'angolo.
Un giorno hanno fatto visita diverse debuttanti, tra le quali c'era Maria Riva, figlia dell'attrice Marlene Dietrich. Si erano attivate per raccogliere fondi a favore della March Of Dimes e sono entrate nell'asilo.
Io ero un po' un maschiaccio, quindi saltellavo su e giù, chiamandole e salutandole con la mano. Stavano cercando un bambino che sorridesse molto ed io ero la persona adatta. Hanno chiesto a mia madre se potevo posare per le foto a favore della raccolta fondi per la ricerca sul vaccino antipolio. L'unico motivo per cui mia madre ha acconsentito fu perché le foto sarebbero state scattate fuori dall'ospedale e lei avrebbe potuto tenermi con sé e vestirmi con abiti normali.
A quel tempo, l'orario di visita per i genitori era di un'ora la Domenica. I genitori dovevano indossare un indumento bianco, una maschera ed un cappello ed avevano l'ordine di tenere le mani lontane da noi. I miei genitori erano grati alla March Of Dimes anche per il fatto di aver pagato tutto: interventi chirurgici, apparecchi odontoiatrici, stampelle ecc.
Avevo circa due anni quando ho iniziato a posare per il poster (della March Of Dimes) ed ho fatto da testimonial negli anni tra il 1953 ed il 1959. Dopo il vaccino, hanno usato le mie foto per convincere altri genitori a vaccinare i loro figli.
Il mio compito principale era sorridere e sembrare felice, oppure sembrare triste in base alle loro esigenze fotografiche. Gli scatti venivano fatti velocemente, quindi i fotografi hanno iniziato a chiedere esclusivamente di me.
La mia foto era su ogni giornale di New York.
Sono stata allo spettacolo di Ed Sullivan un paio di volte ed anche allo spettacolo di Sid Ceasar; ho posato con Eleanor Roosevelt, il Dr. Salk, Jack Benny, Otto Preminger, Tab Hunter, Elvis Presley, Eddie Fisher, Michael Wilding e molte altre celebrità radiofoniche, cinematografiche e televisive. Avevo delle foto autografate, ma mi sono state rubate anni fa. Ho alcune copie, ma non sono autografate.
Riguardo l'incontro con Elvis Presley, Joanne lo ricorda così.
Avevo circa 6 o 7 anni. Non ho mai saputo chi fossero queste persone; io sorridevo semplicemente per loro. Mi piaceva uscire con gli operatori dell'ascensore, i cuochi in cucina o andare su e giù sui carrelli della telecamera. Ero come una specie di folletto!
Ed Sullivan mi dava il suo camerino per fare un pisolino. Voleva veramente tenermi al sicuro, perché c'erano dei cavi su tutto il pavimento dello studio e temeva che cadessi.
Non ero fan di Elvis quando l'ho incontrato e non volevo baciarlo!
Ovviamente non ho mai detto nulla ed ho proteso le labbra quando hanno scattato la fotografia. C'è un'altra foto di noi due che lecchiamo il lecca-lecca.
Non sono riuscita a portare a casa l'enorme lecca-lecca, ma di solito mi veniva data una bambola o un giocattolo da portare a casa.
Anche i miei genitori non erano fans, ma Elvis ha trascorso più di un'ora con loro.
Ha offerto loro ogni sorta di cose per aiutarmi, ma i miei genitori hanno sempre rifiutato queste offerte. Dicevano che è stato il personaggio famoso più gentile che avessero mai incontrato e quello con Elvis è stato uno degli ultimi servizi fotografici che ho fatto, perché ormai andavo a scuola ed i miei genitori non volevano che perdessi le lezioni.
Eddie Fisher inviò un camion dalla FAO Swartz pieno di giocattoli, ma i miei genitori dissero di no. Eddie passò molto tempo a suonare e cantare per me; mi mise su un pianoforte e, quando finiva ogni canzone, mi chiedeva chi fosse il mio cantante preferito. Io gli ho ripetuto più volte che era Perry Como! Perry Como andava in onda presto, mentre lo spettacolo di Eddie Fisher veniva trasmesso dopo che ero andata a letto.
Otto Preminger offrì di farmi lavorare in un film, promettendo che non sarei stata ripresa mentre camminavo, ma solo mentre stavo seduta su un treno; inoltre avrei avuto i diritti d'autore. Hanno detto di no anche a quello.
La March Of Dimes non mi ha mai filmata mentre camminavo.
Quando ho partecipato a programmi televisivi, uscivo sul palco durante la pausa pubblicitaria e mi mettevo accanto al microfono.
In occasione dell'incontro con Sid Ceaser, lui era ubriaco e si dimenticò chi ero e per quale motivo fossi lì! Gli chiesi di abbassarsi e gli sussurrai: "Sono Joanne. Ho la poliomielite e voglio delle monetine". Avevo questa lattina di plastica e raccoglievo monetine da chiunque incontrassi.
Non vi so raccontare come sia stato organizzato l'incontro con Elvis Presley. Per saperlo si dovrebbe chiedere alla March Of Dimes. Entrambi i miei genitori sono morti ed io so che la foto è stata scattata il pomeriggio del giorno in cui si è esibito nello spettacolo di Ed Sullivan. Ha cantato "Hound Dog".
Era molto giovane; io ho chiuso gli occhi quando l'ho baciato.
I miei parenti sono rimasti colpiti quando hanno saputo dell'incontro con lui, ma i bambini della mia età non compravano i suoi dischi, pertanto, per loro, lui era solo un altro motivo per cui non sono andata a scuola.
Malgrado le opinioni che, a quel tempo, la maggior parte dei genitori avevano nei confronti di Elvis Presley, i genitori di Joanne si sono fatti un'opinione su di lui basandosi sull'esperienza vissuta in prima persona.
I miei genitori erano sorpresi di quanto fosse meraviglioso con loro. Molte altre celebrità si presentano per la foto e poi scappavano il prima possibile. Elvis invece no! Dissero che sembrava molto preoccupato per la mia salute e fece loro molte domande riguardo gli interventi chirurgici che avevo subito e su come sarebbe stato il mio futuro.
Ora anche Joanne ha una canzone ed un film preferito di Elvis...
La canzone è "Love Me Tender" ed il film è "Jailhouse Rock".
Al momento in cui è stata fatta l'intervista (2007), Joanne non collaborava già più con l'associazione March Of Dimes...
Ho chiesto una copia della mia foto con Elvis e me la invieranno per 50,00 dollari.
Nel frattempo si è sposata...
Ho conosciuto mio marito Kevin quando avevamo entrambi 19 anni. Faceva il bagnino sulla spiaggia ed io ero la ragazza di pronto soccorso per il Dipartimento dei Parchi di New York.
Abbiamo festeggiato 34 anni di matrimonio lo scorso 29 Luglio ed abbiamo un figlio di 31 anni. Ho dato lezioni a studenti gravemente disturbati nella scuola pubblica di New York per 28 anni e sono andata in pensione nel 2000 a causa delle complicazioni da post-poliomielite.
Kevin è andato in pensione nel 2003; era un luogotenente a New York. Mia sorella ha lavorato per la Dogana degli Stati Uniti al World Trade Center. Venne data per dispersa per tutto il giorno, ma venne ritrovata quella notte. Non è più stata la stessa da allora.
(N.d.R.: il riferimento è all'attentato del'11 Settembre 2001).
Kevin conosceva oltre 100 ragazzi che rimasero uccisi quel giorno. Ci sono state 75 persone scomparse solamente nel mio quartiere. Otto le conoscevo personalmente ed ancora non riesco a parlarne.
Poi, quattro mesi dopo, un aereo in partenza dall'aeroporto JFK, si è schiantato nel mio quartiere ed ho perso un'altra amica e suo figlio, che erano a casa quella mattina.
Suo figlio Kevin Seamus sa che ha incontrato Elvis Presley...
I suoi compagni di stanza all'università gli hanno detto che sono una mamma "cool" perché sono andata a Woodstock nel '69. Ho tirato fuori una cartolina da collezione di Elvis e lui l'ha mostrata a tutti i suoi amici. Porto quella cartolina sempre con me, perché incontro molti fans di Elvis che amano guardarla e sentire quanto fosse gentile.
Elvis sarà sempre il re! Non sono mai stata a Graceland, ma mio cugino sì. Ha detto che c'è una stanza dedicata a tutte le opere di beneficenza che Elvis ha fatto e la mia foto è dietro una teca di vetro. Ha anche fatto molto per l'American Heart Association.
Ho visto la mia fotografia all'inizio di uno spettacolo dedicato ad Elvis ed alla musica gospel. Qualche volta, nel periodo del compleanno di Elvis, una delle mie foto appare su qualche giornale...