Innanzitutto, Aurelia Dupont Yarbrough ha pubblicato il libro "We Just Killed Elvis. What Now My Love? My Presley Puzzle", nel quale dichiara che lei ed Elvis avevano una relazione.
So che la signora Yarbrough aveva una relazione marginale con Elvis.
Puoi dirci qualcosa della signora Dupont Yarbrough?
Conosco un Aurelia Dupont. Non ho intenzione di insistere sulla questione, se non per dirti... assurdità assoluta. Nigel, potrei probabilmente raccontartelo meglio di chiunque altro sia vivo. L'ho conosciuta, viveva girato l'angolo di Graceland su Dolan Street, vicino a dove abitava Vernon. Lei abitava con un'altra ragazza ed entrambe venivano a fare visita ogni tanto. Elvis non aveva una relazione con lei. Assurdo, semplicemente assurdo.
Infatti, c'è qualcuno che abbia mai sentito parlare di lei? Su dai!
La storia della signora Dupont è come molte altre, inclusa quella del libro del 1987, "Are You Lonesome Tonight?", di Lucy De Barbin, in cui la signora De Barbin ha dichiarato di aver avuto una relazione con Elvis per oltre 20 anni e di aver avuto una figlia, Desirée.
Nigel, lascia che te lo dica. Elvis era Elvis. Ha avuto un sacco di relazioni. Ha avuto un sacco di donne. La maggior parte delle quali aveva fantasie tremende su di lui. Hanno costruito castelli in aria. Io c'ero. L'ho visto succedere. Scrivono libri. Capisci che non meritano nemmeno che se ne parli... Ci sono altre cose troppo interessanti su Elvis che dovrebbero venire fuori, riguardo chi era Elvis come uomo, come anima, come persona che cercava...spasmodicamente...il suo posto nell'universo. Ovviamente lui era Elvis Presley, la più grande star mai esistita.
Larry, un'altra dichiarazione, questa volta dal cantante-cantautore Britannico (ed ora residente in Australia) Leo Sayer, il quale dice di aver parlato con Elvis la notte prima che morisse ed Elvis l'ha invitato a fargli visita a Graceland per "fare un po' di musica" il giorno seguente. Cosa rispondi alle dichiarazioni di Leo?
Assolutamente falso! Leo Sayer aveva una canzone di successo nel 1976-1977 (Larry accenna qualche verso del ritornello della canzone di Leo "When I Need You"). Non voglio insultare il tizio. Elvis lo conosceva, ma non gli interessava la sua musica.
Nigel, sai quante persone dichiarano di aver parlato con Elvis il 16 Agosto? Sai, ho ricevuto un'email proprio oggi da qualcuno che dice che Elvis ha regalato gioielli per un valore di 7.000 dollari quel giorno. Dai su, per favore... Io c'ero, e tutto quello che posso fare è dirti la verità.
Sai Nigel, sono in grado di parlare di Elvis come uomo e di cosa significava stare vicino a lui; da dove veniva; a cosa si interessava. Queste altre cose sono di basso livello. E' deprimente parlare di queste altre persone. Non ho nessun interesse a parlare di loro.
Grazie Larry, apprezzo la tua risposta sincera. Ho voluto chiederti di queste persone perchè sono particolarmente interessato all'impatto socio-culturale di Elvis e queste persone, con le loro dichiarazioni, hanno dato risalto ad un lato di questo impatto.
Secondo te, quale è il lato di Elvis che provoca storie così fantasiose?
Elvis era una persona eccezionale. E' stato il più grande artista del XX secolo. E' stato il più bello, aveva il viso più bello, gli occhi più belli, i capelli più belli, la voce più bella ed aveva un incredibile carisma. Era il cantante perfetto. Aveva tutto. Era il Re del Rock'n'Roll. Allo stesso tempo era una stella del cinema.
Per qualcuno come Elvis, che aveva tutto, il suo impatto sulla società e sulla nostra cultura va molto in profondità. Lui è riuscito a penetrare nel profondo del cuore e dell'anima dell'umanità con la sua musica, con la sua voce, il suo carisma e la sua personalità. Pertanto, quando questo accade, scatena ogni sorta di fantasia ed immaginazione; molte cose sono vere e molte non sono vere.
Larry, ora spostiamoci ad un argomento che ha recentemente provocato un po' di interesse. Elvis e gli UFO. Un certo numero di libri hanno dichiarato che Elvis si interessava agli UFO.
Era un interesse profondo?
Risponderò alla tua domanda, ma devo fare un passo indietro per spiegare un po' di Elvis. Si parla di un ragazzo che non è mai andato all'università.
Lui mi diceva: "Non so nemmeno come sono arrivato alla fine delle scuole superiori. Non so come ho fatto a diplomarmi. Cavolo, stavo seduto lì, guardando fuori dalla finestra, immaginando me stesso, vedendomi su uno schermo gigante, diventato una grande star, un cantante, un attore".
Tutto nello stesso momento, in una volta, è diventato Elvis Presley la star e, ad un certo punto della sua vita, è diventato molto curioso e si è interessato molto alla vita stessa. E voleva imparare; infatti, la prima volta che ci siamo incontrati, abbiamo avuto una conversazione di tre ore.
Elvis mi ha chiesto: "Perché io? Perché io? Perché sono stato scelto io tra milioni e milioni di persone per essere Elvis Presley? Abbiamo davvero un anima? Da dove veniamo realmente? Devo scoprirlo" diceva. "Sono credente. Credo in Dio. Credo in una vita dopo questa. Ma voglio sapere perché".
Ho iniziato a fornirgli libri. Libri inerenti le più grandi religioni del mondo, libri che vanno indietro alla notte dei tempi. Libri su culture orientali, culture occidentali. Ed Elvis ha iniziato a leggere libri dei più grandi pensatori della storia, dei grandi filosofi, testi provenienti da tutto lo spettro della conoscenza umana.
E nel corso degli anni abbiamo raccolto una libreria fantastica. Alcuni di questi sono ancora a Graceland. Molti sono stati presi. Alcuni sono stati rubati. Io ne ho molti perché ho costruito io la sua libreria.
Sai Nigel, quando andavamo in tour, Elvis portava con sé due bauli pieni dei suoi libri preferiti. Dovunque andassimo, portava 200 libri con sé. Elvis ha letto ogni giorno della sua vita. Era un lettore vorace.
Così, per rispondere alla tua domanda, Elvis si interessava a qualsiasi cosa. Leggeva cose riguardanti altri pianeti, dischi volanti. Ricordo che una volta, stavamo guidando nel deserto dell'Arizona e lui ha puntato il dito ed ha detto "Cos'è quello?".
Tutti abbiamo guardato e qualcuno ha detto: "Sembra un disco volante".
Elvis ha detto: "Beh, non so, potrebbe essere".
Questo è successo un paio di volte. Non potevamo dimostrarlo. Ma Elvis pensava che fosse possibile, così ho acquistato alcuni libri per lui.
Ma lui leggeva libri riguardo qualsiasi cosa, riguardo la natura umana, la crescita spirituale, i sogni, la vita dopo la morte.
Pertanto, per rispondere alla tua domanda, aveva interesse per tutto. Elvis era un uomo molto intelligente.
Quanto spesso tu ed Elvis avete parlato dell'argomento UFO?
Solo poche volte. Erich von Daniken aveva pubblicato alcuni libri a quel tempo e li ho comprati per lui. Non ha letto molto spesso su quell'argomento, ma come ho detto, era uno tra molti, molti, molti altri. Come ho detto, Elvis era un ricercatore ed abbiamo parlato di molte cose.
Era un uomo molto intelligente ed interessato a tutto.
Quale era l'opinione di Elvis riguardo forme di vita intelligente oltre la Terra?
Oh, certo, sicuramente. Elvis pensava che fosse sicuramente possibile. Lui pensava "perché non potrebbe essere?"Elvis pensava che fosse stupido che le persone non investigassero sui dischi volanti, ecc... Pensava che non si dovesse chiudere la mente a questa possibilità.
Lui diceva: "La mia mente è sempre aperta alla scoperta e chissà cosa succederà in futuro".
E lui pensava convintamente che la nostra civiltà nel futuro... intendendo adesso, visto che stiamo parlando di 40 anni fa, sarebbe entrata in una nuova era di scoperte. Le cose del passato saranno rivelate, entrando in un'era di rivelazione.
Lui credeva che il nostro mondo si stesse evolvendo e pensava che fossimo prossimi alle più grandi scoperte della storia del genere umano.
La luce blu sopra la casa di Elvis nella notte in cui è nato. So che Vernon Presley ha parlato di questo con te. Cosa ti ha detto Vernon?
So già dove vuoi andare a parare con questo. Quelle storie hanno origine dal libro che ho scritto (il libro è "If I Can Dream"). E quello che è accaduto, nel 1965, subito dopo la costruzione del Meditation Garden a Graceland.
Ed un pomeriggio, Elvis, suo padre Vernon ed io eravamo seduti insieme, fuori.
Elvis ha detto: "Papà, voglio che tu cerchi di ricordare la notte in cui sono nato, perché è molto importante per me sapere. Sto facendo una cosa con Larry ed ho bisogno di sapere l'ora esatta... Vedi se riesci a ricordare".
E Vernon ci ha pensato per un po' ed ha detto: "Ricordo quella notte. Non ci penso da molto tempo".
Vernon ha iniziato a descrivere quella notte. Ha detto che era una delle notti più fredde. Ha detto: "Non eri ancora nato. Sono uscito per fumare una sigaretta ed ho visto questa luce blu. Non ci ho pensato per anni, ma c'era questa luce blu. E quando l'ho vista, ho capito che stavi arrivando, Elvis; ho capito che stava per succedere qualcosa di speciale".
Larry, so che non vuoi fare commenti sulle persone che fanno dichiarazioni fantasiose, ma riguardo alla luce blu di cui ha parlato Vernon , c'è una storia raccontata da Wanda June Hill nel suo libro "We Remember Elvis", che Elvis le ha raccontato, in cui dice che lui arriva dalla Stella Blue (di Rigel). Non ha mai parlato di questo con te?
No, non ho intenzione di parlare di questo.
Capisco.
Larry, sei a conoscenza di una foto che mostra Elvis, mentre tiene in mano un ritaglio di giornale in cui si parla del rapimento di Calvin Parker e Charles Hickson a Pascagoula, nel 1973?
Non, non ne sono a conoscenza.
Estratto dal libro "If I Can Dream" di Larry Geller - Pubblicato nel 1989:
"Ovviamente, non ci sono dubbi sul fatto che Elvis potesse permettersi di donare tutto quello che ha dato, ma, conoscendo Elvis come lo conoscevo, posso tranquillamente dire che, anche se avesse vissuto la sua vita come un camionista sconosciuto, avrebbe comunque donato qualcosa.
Ovviamente, non automobili, ma qualunque cosa avesse. La generosità di Elvis faceva agitare Vernon. Per quanto Vernon si preoccupasse, Elvis gettava via il denaro e non conosceva il valore di un dollaro. In un certo senso, questo è letteralmente vero. Eccetto che per il valore di auto e gioielli, due cose che comprava tutto il tempo, Elvis non aveva idea di quanto costassero le cose e non gliene poteva fregare di meno".
Prima di iniziare a lavorare per Elvis, l'avevi già incontrato alcune volte. Per favore raccontaci di questo e come sei diventato parrucchiere.
Ho incontrato Elvis per la prima volta quando ero ragazzo, ad Hollywood, nel 1957. Ne sono rimasto molto colpito. Mi ha stretto la mano. E' stato un bell'incontro.
Tre anni dopo, sono andato all'università. Qualcuno mi aveva parlato del lavoro di parrucchiere ed ho pensato che fosse un'ottima idea, dato che mi piacevano le cose creative.
Così sono andato al Beauty College e poi, nel 1960, Jay Sebring ed io abbiamo aperto il primissimo salone di parrucchiere per uomo in America. Ed abbiamo aperto le porte del nostro salone ai più grandi nomi di Hollywood.
E poi ho incontrato Elvis nuovamente nel 1964. Teoricamente dovevo fare da parrucchiere a Peter Sellers, ma Elvis mi ha convinto a disdire ed a lavorare per lui a tempo pieno...ed a portare i miei libri sulla spiritualità. Sono andato a casa sua, gli ho sistemato i capelli ed abbiamo iniziato una conversazione durata 3 ore.
Per favore parlaci di quella conversazione.
Elvis si è aperto con me. Mi ha raccontato di avere soldi, fama, fans...successo, era una leggenda del suo tempo, ma questo non era abbastanza.
Elvis mi ha detto: "Larry, il successo e la fortuna non sono abbastanza. Quelli non sono l'essenza della vita. Voglio avere un legame con il divino, in modo da poter aiutare le persone. Io sono qui per amare le persone mediante la mia musica, attraverso quello che faccio con i mezzi di comunicazione. Ecco perché sono nato. Non è stato un caso. C'è un significato, c'è un motivo per ogni fan, ecco perché sono qui. Voglio aiutare le persone. Voglio aiutarli dando loro qualsiasi cosa io possa dare, attraverso i talenti che il Signore mi ha dato oppure dando loro qualcosa, un po' di soldi o comprare loro un'auto. Io sono qui per aiutare la gente".
Ecco quello che voglio che la gente sappia di Elvis, ecco com'era lui realmente.
Lui trascorreva il suo tempo raccogliendo informazioni, cercando di aumentare le sue conoscenze. Non solo per se stesso, ma per espandere la sua carriera. E questo si collega a qualcos'altro che penso sia molto, molto importante.
Verso la fine della sua vita, come tutti sanno, ha iniziato ad aumentare di peso e ad avare un sacco di problemi di salute.
Elvis si è ammazzato di fatica. Non ha smesso di lavorare. Tutto quello che voleva era andare là fuori e toccare i suoi fans. Lui amava i suoi fans; lui amava portare gioia nelle loro vite e quello era il suo scopo.
Si è trascurato. Ha trascurato il suo corpo. Sai, quando penso ad Elvis, parlo di lui usando le parole più belle, come una luce splendente. Lui era questo tipo di persona.
Come te e me e chiunque altro, aveva i suoi difetti, aveva le sue debolezze.
Elvis aveva le peggiori abitudini alimentari. Mangiava troppi zuccheri, troppi carboidrati. Non faceva più attività fisica negli ultimi anni. Prendeva pastiglie che gli prescrivevano quei medici ed è diventato dipendente da quei farmaci.
Era molto, molto, molto ammalato alla fine. Ogni sera, quando andava ad esibirsi, la sua pressione sanguigna saliva, raggiungendo anche 200 ogni sera. Pertanto il suo cuore si affaticava. Soffriva di ipertensione, aveva un glaucoma, un colon irritabile, il suo emocromo era sballato. Aveva un sacco di problemi fisici.
Un giorno, verso la fine del 1976, si è svegliato rendendosi conto degli errori che stava commettendo nella sua vita.
Ha detto: "Larry, la mia vita è al limite. Devo fare alcuni cambiamenti radicali. Sono nato con dei talenti; voglio continuare ed usarli ed a svilupparli. E se non cambio, morirò. Devo cambiare.
Non voglio più medici intorno a me. Non voglio più farmaci. Quello che ho intenzione di fare è questo. Smettere di andare in tour".
E disse questo per un paio di mesi anche nel 1977.
Disse che a partire da Settembre..."Da quel momento, licenzierò un bel po' di persone. Ho intenzione di tenere solo tre persone".
Ha fatto i nomi di due delle tre e stavamo per partire per le Hawaii. Siamo andati alle Hawaii. Ha affittato una casa e siamo rimasti là per circa una settimana. Quella era la casa che voleva affittare per un anno intero a partire da Settembre. Ed aveva intenzione di licenziare il Colonnello Parker e la maggior parte delle persone che lavoravano per lui.
Ha detto: "Andremo alle Hawaii ed ho intenzione di mangiare nel modo corretto; giocheremo a football ogni giorno e andremo in acqua. Ho intenzione di ricaricare le batterie, ho intenzione di ricaricare la mia vita. Ho intenzione di tornare nuovamente in salute. E poi andremo ad Hollywood e daremo vita ad una casa di produzione. Ho intenzione di fare film ed ho intenzione di recitare in quei film. Questo è ciò che ho intenzione di fare adesso".
Pertanto, quello che voglio dire è che Elvis aveva una visione del suo futuro, ma il destino aveva altri progetti.
E' davvero triste che il destino abbia avuto altri progetti per lui.
Ma c'è un altro destino coinvolto. Anche se lui non c'è più, la sua vita ha avuto un significato enorme per moltissime persone, milioni di persone. Ci sono più persone che comprano libri che parlano di spiritualità - alcuni di loro, leggono i libri che lui leggeva.
Lui ha aiutato un sacco di persone. E sai, la gente mi chiede sempre: "Com'era Elvis veramente?". Ed io rispondo: "Non date retta a nessuno, nemmeno a me. Ascoltate la sua musica. Ascoltate semplicemente la sua voce. Chi era Elvis...vi arriverà da lì. Ecco dov'è...in quella magia".
Estratto dal libro "Leaves Of Elvis Garden" di Larry Geller - Pubblicato nel 2008.
"Elvis era preso dalla storia e dalla religione degli Ebrei, in parte a causa della sua educazione del Sud degli Stati Uniti, una zona tradizionalmente non ospitale per il popolo eletto.
Non erano tutti i profeti Ebrei, come Pietro e Paolo ed il resto degli Apostoli? Sembrava che tutto ruotasse intorno a loro. Loro hanno scritto i Salmi che lui amava; i Dieci Comandamenti e la storia della creazione.
Il Gesù che lui conosceva ed amava era Ebreo. Un pomeriggio, al piano superiore di Graceland, nel suo bagno, mi guardai allo specchio mentre stavo pettinando i capelli di Elvis ed ho visto i suoi occhi pieni di lacrime. Preoccupato, ho chiesto: "Cosa c'è che non va, Elvis?"
Dopo un attimo di silenzio, Elvis si è ricomposto ed ha alzato lo sguardo dalla Bibbia che teneva sulle ginocchia.
"Quello che non va è...che non sono Ebreo come te. Lawrence, gli Ebrei sono il popolo eletto. Come posso essere un canale ed un'ispirazione, come posso raggiungere il livello più alto ed essere d'aiuto alle persone, se non sono uno degli eletti?"
"Ma tu lo sei, Elvis" ho detto. "Innanzitutto, sei stato scelto dalla nascita; tu, non tuo fratello gemello, Jesse. Ed inoltre, hai scelto di stare più vicino a Dio, proprio come fanno gli Ebrei. E cosa mi dici del dono della tua voce, il tuo talento e la straordinaria carriera che ti è stata donata? A me sembra che Dio ti abbia scelto, eccome.
Elvis, la tua voce ha raggiunto ed ha toccato le vite delle persone come nessun altro cantante che sia mai vissuto. Non è forse quello il motivo per cui sei stato scelto?".
Larry, il periodo in cui hai lavorato con Jay Sebring. Tu hai la peculiarità di essere il primo apprendista alla Sebring International.
Per favore parlaci ancora di quel periodo, del perché quell'idea è stata così rivoluzionaria e com'era lavorare là.
E' stato nel 1960. E' stato rivoluzionario perché è stato il primo salone di parrucchiere per uomo. E' stato un grande successo ed abbiamo avuto tutte le più grandi celebrità come clienti del nostro salone. Frank Sinatra, Marlon Brando, Steve McQueen, Paul Newman, Rock Hudson, Kirk Douglas, Glen Campbell, Roy Orbison… Tutti nel mondo della musica e del cinema.
Era fantastico. Avevo 20 anni ed ho imparato tutto riguardo gli shampoo biologici, l'acconciatura e l'alimentazione. Ed ho incontrato Elvis nuovamente nel 1964. Ed il giorno in cui l'ho incontrato, avrei dovuto andare a tagliare i capelli a Peter Sellers, che era uno dei miei clienti.
Ma Elvis ha detto: "Larry, devi licenziarti e lavorare per me a tempo pieno, essere il mio parrucchiere e portarmi tutti i libri sulla spiritualità di cui sei a conoscenza".
Nel 2018 hai dato vita alla tua nuova azienda. Parlacene.
Sai, da quando Elvis è morto, ho scritto due libri, fatto documentari, girato il mondo, ho una Fan Page su Facebook e, dietro le quinte, ho sviluppato la mia filosofia olistica per la cura dei capelli, che ho lanciato lo scorso anno. Si chiama "Wisdome (WISDOM con la E finale) Organics".
Il mio scopo è fornire i migliori prodotti per la cura dei capelli.
Il mio sito internet fornisce molte informazioni a riguardo, inclusa la mia filosofia e molto riguardo ad Elvis.
Sei contento della risposta avuta a "Wisdome Organics"?
Oh, io adoro "Wisdome Organics" e sta andando davvero bene. Ho i migliori shampoo e balsamo. Quando pettinavo i capelli di Elvis, nel suo bagno, prendevo capsule di vitamina E ed aloe vera ed altre erbe e creavo il mio shampoo appositamente per lui, per i suoi capelli.
Pertanto ho acquisito tutte le conoscenze e creato un prodotto ancora migliore. Ne sono molto soddisfatto e molte altre cose arriveranno in futuro. Ho ricevuto il mio primo ordine oggi dall'Australia.
Le persone interessate come possono avere i prodotti "Wisdome Organics"?
L'indirizzo del sito è https://wisdomeorganics.com/
Quali sono i tuoi progetti per il 2019?
A parte "Wisdome Organics", il 2019 sarà un altro anno impegnativo. Ho molte cose da fare, incluso andare in Danimarca, Svezia, Germania ed altri luoghi. Tutto per parlare di chi era Elvis e da dove veniva.
Larry, a nome di tutti i nostri lettori, grazie infinite per esserti preso il tempo di parlare con noi.
E' stato un piacere.
Source: EIN