Dominic Joseph Fontana, conosciuto come D.J., nacque il 15 Marzo 1931 a Shreveport, in Louisiana; ed è salito al Cielo il 13 Giugno 2018 a Nashville, Tennessee.
E' stato il primo batterista di Elvis Presley a partire dagli anni '50 ed ha preso parte a centinaia di incisioni, vivendo in prima persona la nascita del rock'n'roll nelle stanze della celebre Sun Records di Memphis.
Ti ricordi la prima volta che hai visto Elvis al "Louisiana Hayride"?
DJ: Non molto. Conoscevo Scotty Moore e Bill Black e sapevo che stavano arrivando. Gli organizzatori dell'Hayride dissero: "Se dovessero aver bisogno di un batterista, suoneresti?" e io risposi: "Sì, sono qui per questo". Scotty e Bill me lo chiesero e io dissi: "Certo, ne sarei felice. Andiamo nel camerino e vediamo cosa suonerete". E' così che è iniziata.
La prima session di registrazione che hai fatto con loro a Nashville è stata nel Gennaio 1956. Hai qualche ricordo di quella session?
DJ: L'abbiamo fatta, ma non alla RCA, era una piccola chiesa. L'unica cosa che ricordo è che stavano tentando di creare quel tipo di eco (il famoso effetto eco creato da Sam Phillips). Volevano riprodurre lo stesso sound di Sam, ma non ci sono mai riusciti. Era comunque un sound buono.
Durante il concerti del 1956, "Blue Suede Shoes" veniva eseguita con un lungo assolo di batteria. E' stata una tua idea?
DJ: Sì, è su qualche nastro da qualche parte. Ma non so, non abbiamo mai suonato assoli per batteria. Penso che Elvis sia sia girato e abbia detto: "Suona". In qualsiasi momento si voltava verso di te, suonavi.
Ma ho sentito quella registrazione e sembra fatta a Las Vegas. Non è così?
SCOTTY MOORE: Sì, è stata fatta a Las Vegas. Non sapevamo che fosse stata registrata. C'è un'altra cosa per la quale li stiamo citando in giudizio.
E' una cosa riservata?
DJ: No no, ci stanno lavorando.
SCOTTY: Sostanzialmente siamo noi che suoniamo, ma non ci ricordiamo di averlo fatto.
Tornando all'assolo di batteria, vuoi dire che non era qualcosa di abitudinario durante il concerto?
DJ: Era una cosa estemporanea. Quando (Elvis) si rivolgeva a te, facevi qualcosa (ride).
Nelle prime versioni live di "Hound Dog", Elvis cantava "You ain't nothing but a Hound Dog, Hound Dog"...
DJ: Sì, me lo ricordo. Lui cambiava le parole.
Ma cosa puoi fare con 20.000 persone? Ammazzarli tutti? Non puoi! Così Elvis cantò alcune canzoni e poi disse: "Vorremmo che voi tornaste a sedere ai vostri posti", cosa che il pubblico fece, in modo molto ordinato...Fino all'ultima canzone, quando tornarono nuovamente. Elvis lasciò il palco e noi eravamo lì con 20.000 persone (ride).
Poi il palco si è svuotato, abbiamo messo tutta l'attrezzatura nell'auto, che era proprio dietro al palco. L'auto era circondata da ragazzini, che la scuotevano. George Klein, che stava al posto di guida, disse "Ho intenzione di passare sopra di loro". Gli dissi: "George, non puoi passare sopra questi ragazzini!" (ride). E George mi disse "Ma hanno intenzione di ucciderci!!".
E io: "No, non lo faranno. Accendi le luci, così vedranno che Elvis non c'è e andranno per la loro strada". Infatti così fecero. Non volevano fare del male a nessuno.
E' stato detto che Elvis annunciò la canzone "Fool's Hall Of Fame" come suo nuovo singolo..
DJ: Abbiamo provato quella canzone, penso una dozzina di volte. Non ricordo se poi sia stata registrata, ma l'abbiamo provata. Sul palco era fantastica.
L'avete provata in studio?
DJ: Sì, ma c'era qualcosa che non andava. Era una di quelle canzoni sulle quali non si riusciva ad avere il giusto feeling. Penso che l'abbiano registrata alla fine, ma è stata poi gettata via, ed è per questo che non è mai stata pubblicata. Probabilmente prima o poi salterà fuori e qualcuno la pubblicherà. RCA o qualcuno..e così li citeremo in giudizio di nuovo (ride).
In molte sessions negli anni '60, Elvis ha usato 2 batteristi, per la maggior parte te e Buddy Harman o Hal Blaine. Perchè?
DJ: Una sola persona non poteva suonare tutto il ciarpame che volevano che tu suonassi. Nelle canzoni hawaiiane c'erano bongos, congos, una persona aveva questo e l'altra aveva quello. Ecco perchè sono stati presi altri musicisti.
Arrivando al "'68 Comeback Special", Elvis ti ha chiamato personalmente?
DJ: No, lui non chiamava mai nessuno. Ho parlato con lui una volta al telefono. Aveva sempre qualcuno che faceva le telefonate, ma sapevi che arrivava da lui.
Fu quella l'ultima volta che vi siete visti?
DJ: L'ho visto un paio di volte dopo quell'occasione; sono andato a casa sua per parlare con lui.
Cosa pensi degli anni passati con Elvis?
DJ: Beh, è stato divertente. Abbiamo trascorso dei bei momenti. Ma quando ci si pensa, ho lavorato con un ragazzo 40 anni fa, e sto lavorando ancora oggi facendo lo stesso.
Ti sorprende tutto questo, 20 anni dopo la sua morte?
DJ: Certamente! Mi fa ancora stare bene fare tutto questo.
DJ: Non molto. Conoscevo Scotty Moore e Bill Black e sapevo che stavano arrivando. Gli organizzatori dell'Hayride dissero: "Se dovessero aver bisogno di un batterista, suoneresti?" e io risposi: "Sì, sono qui per questo". Scotty e Bill me lo chiesero e io dissi: "Certo, ne sarei felice. Andiamo nel camerino e vediamo cosa suonerete". E' così che è iniziata.
La prima session di registrazione che hai fatto con loro a Nashville è stata nel Gennaio 1956. Hai qualche ricordo di quella session?
DJ: L'abbiamo fatta, ma non alla RCA, era una piccola chiesa. L'unica cosa che ricordo è che stavano tentando di creare quel tipo di eco (il famoso effetto eco creato da Sam Phillips). Volevano riprodurre lo stesso sound di Sam, ma non ci sono mai riusciti. Era comunque un sound buono.
Durante il concerti del 1956, "Blue Suede Shoes" veniva eseguita con un lungo assolo di batteria. E' stata una tua idea?
DJ: Sì, è su qualche nastro da qualche parte. Ma non so, non abbiamo mai suonato assoli per batteria. Penso che Elvis sia sia girato e abbia detto: "Suona". In qualsiasi momento si voltava verso di te, suonavi.
Ma ho sentito quella registrazione e sembra fatta a Las Vegas. Non è così?
SCOTTY MOORE: Sì, è stata fatta a Las Vegas. Non sapevamo che fosse stata registrata. C'è un'altra cosa per la quale li stiamo citando in giudizio.
E' una cosa riservata?
DJ: No no, ci stanno lavorando.
SCOTTY: Sostanzialmente siamo noi che suoniamo, ma non ci ricordiamo di averlo fatto.
Tornando all'assolo di batteria, vuoi dire che non era qualcosa di abitudinario durante il concerto?
DJ: Era una cosa estemporanea. Quando (Elvis) si rivolgeva a te, facevi qualcosa (ride).
Nelle prime versioni live di "Hound Dog", Elvis cantava "You ain't nothing but a Hound Dog, Hound Dog"...
DJ: Sì, me lo ricordo. Lui cambiava le parole.
Ho saputo che i concerti in Canada del '57 sono stati abbastanza turbolenti...
DJ: Gli stadi di football canadesi sono molto più grandi dei nostri. I nostri sono di 100 yards, mentre i loro sono di 125-150 yards. I fans non riuscivano a vederci o a sentirci. Si avvicinavano al palco per poterci sentire. C'era un recinto dove loro erano seduti. I proprietari dello stadio si innervosirono e impaurirono perchè temevano che si rovinasse il campo. Ma cosa pensano succeda quando i giocatori di football ci corrono sopra? Dissero a tutti di togliersi dal prato.Ma cosa puoi fare con 20.000 persone? Ammazzarli tutti? Non puoi! Così Elvis cantò alcune canzoni e poi disse: "Vorremmo che voi tornaste a sedere ai vostri posti", cosa che il pubblico fece, in modo molto ordinato...Fino all'ultima canzone, quando tornarono nuovamente. Elvis lasciò il palco e noi eravamo lì con 20.000 persone (ride).
Poi il palco si è svuotato, abbiamo messo tutta l'attrezzatura nell'auto, che era proprio dietro al palco. L'auto era circondata da ragazzini, che la scuotevano. George Klein, che stava al posto di guida, disse "Ho intenzione di passare sopra di loro". Gli dissi: "George, non puoi passare sopra questi ragazzini!" (ride). E George mi disse "Ma hanno intenzione di ucciderci!!".
E io: "No, non lo faranno. Accendi le luci, così vedranno che Elvis non c'è e andranno per la loro strada". Infatti così fecero. Non volevano fare del male a nessuno.
E' stato detto che Elvis annunciò la canzone "Fool's Hall Of Fame" come suo nuovo singolo..
DJ: Abbiamo provato quella canzone, penso una dozzina di volte. Non ricordo se poi sia stata registrata, ma l'abbiamo provata. Sul palco era fantastica.
L'avete provata in studio?
DJ: Sì, ma c'era qualcosa che non andava. Era una di quelle canzoni sulle quali non si riusciva ad avere il giusto feeling. Penso che l'abbiano registrata alla fine, ma è stata poi gettata via, ed è per questo che non è mai stata pubblicata. Probabilmente prima o poi salterà fuori e qualcuno la pubblicherà. RCA o qualcuno..e così li citeremo in giudizio di nuovo (ride).
In molte sessions negli anni '60, Elvis ha usato 2 batteristi, per la maggior parte te e Buddy Harman o Hal Blaine. Perchè?
DJ: Una sola persona non poteva suonare tutto il ciarpame che volevano che tu suonassi. Nelle canzoni hawaiiane c'erano bongos, congos, una persona aveva questo e l'altra aveva quello. Ecco perchè sono stati presi altri musicisti.
Arrivando al "'68 Comeback Special", Elvis ti ha chiamato personalmente?
DJ: No, lui non chiamava mai nessuno. Ho parlato con lui una volta al telefono. Aveva sempre qualcuno che faceva le telefonate, ma sapevi che arrivava da lui.
DJ: L'ho visto un paio di volte dopo quell'occasione; sono andato a casa sua per parlare con lui.
Cosa pensi degli anni passati con Elvis?
DJ: Beh, è stato divertente. Abbiamo trascorso dei bei momenti. Ma quando ci si pensa, ho lavorato con un ragazzo 40 anni fa, e sto lavorando ancora oggi facendo lo stesso.
Ti sorprende tutto questo, 20 anni dopo la sua morte?
DJ: Certamente! Mi fa ancora stare bene fare tutto questo.