Elois Bedford è stata, probabilmente, la prima fidanzatina di
Elvis. La loro storia finì nell'arco di circa un anno, quando Elvis le consegnò
un bigliettino mentre lei saliva sullo scuolabus. In questo messaggio Elvis le
diceva di essere interessato ad un'altra ragazza.
La nuova fiamma
di Elvis era Magdalene Morgan, la quale aveva messo gli occhi sul giovanissimo
Elvis da tempo e lei sapeva che prima o poi, un giorno, sarebbero stati
insieme.
Lei stessa
racconta: "Penso che la mia infatuazione per Elvis sia iniziata nella
piccola chiesa (Assembly Of God) ad East Tupelo".
Da tutti a
scuola era chiamata Maggie perché nessuno, incluso Elvis, imparò a scrivere il
suo nome correttamente.
"Lui cantava e suonava la chitarra; io cantavo e suonavo il piano. Ero già
pianista nella chiesa quando non avevo che 8 o 9 anni. Suonavo di fronte ad
Elvis e questo mi emozionava sempre molto. Una volta, durante le feste
natalizie, abbiamo interpretato i ruoli di S. Giuseppe e di Maria.
Elvis era il
mio ragazzo ideale. Era sempre molto gentile e non parlava molto. Era sempre
imbarazzato e non amava stare in mezzo alla folla. Parlava con me solamente
quando eravamo soli, come quando io e mia madre andavamo a fare visita a casa
Presley, il che succedeva spesso visto che Gladys Presley era la migliore amica
di mia madre".
Magdalene racconta di aver partecipato anche ad un paio di feste di compleanno di Elvis.
"Io e lui
cantavamo; ci tenevamo per mano e parlavamo, passeggiando nel boschetto dietro
casa sua e lui mi parlava di ciò che voleva essere quando sarebbe diventato
grande. Diceva sempre di voler diventare un cantante e che voleva sposare
qualcuno che fosse come sua madre. Avevamo circa 10-11 anni a quel tempo. Era
il mio fidanzatino, sai.
A quel tempo
ero molto giovane. Non immaginavo che la mia vita sarebbe finita o andata
avanti senza Elvis perchè lui era il mio uomo. Ero con lui quando cantò la sua
prima canzone alla WELO Radio. Ero molto orgogliosa di lui!".
Magdalene ricorda che la stazione radio era su Spring Street, non sopra il 'Black & White Store', come è stato detto e scritto spesso.
"Questo
non è corretto. C'era un ristorante nella stessa via: il Nanny's Cafe, di
proprietà di mio zio. Io e mia madre lavoravamo lì. La stazione radio era al
piano di sopra del ristorante. Il dj chiamava e ordinava quello che voleva da
mangiare, e io glielo portavo di sopra. E' stato quello il luogo dove Elvis ha
cantato la sua prima canzone alla radio. Non riesco a ricordare il nome del dj.
Non era Mississippi Slim e non era Roy Miller. Elvis cantò al programma di Slim
un paio di volte, ma fu più avanti nel tempo".
Tornando alle feste di compleanno: "Avevano luogo nella piccola casa di Old Saltillo Road. C'era Elvis e la sua famiglia, io e la mia famiglia. Eravamo molto poveri. Ci organizzavamo per avere fagioli, patate e carne e una torta di compleanno. Gladys faceva la torta e la glassa e qualche volta faceva del gelato in quei vecchi freezer. Ci davamo il cambio per girare la manovella. Era una bella festa per persone di quel tempo, molto povere.
Come regalo di
compleanno Elvis riceveva una t-shirt, qualche volta fatta a mano, creata da
materiale dei sacchi per la farina. Gladys era molto brava a cucire; infatti
lavorava in una fabbrica dove facevano lavori di cucito. Quelli erano i bei
vecchi tempi, qualcosa che ricorderemo sempre. Durante le nostre passeggiate,
parlavamo della scuola, della chiesa, cantavamo. Lui ha sempre voluto diventare
un cantante. Sempre! Era la sua più grande ambizione: essere un cantante.
A quel tempo
avevamo progettato di farlo insieme, ma poi tutto è cambiato. Eravamo così
legati a quel tempo, tanto che ho sempre pensato che saremmo stati sempre
insieme.
A quel tempo
non c'erano che alberi dietro la casa. Un giorno Elvis prese un coltellino e
incise un cuore su un albero e le nostre iniziali e poi la scritta 'Love
Forever'.
Dopo che mi
sono trasferita in California, tornai e andai a cercare quei cuori: l'albero
non c'era più e nemmeno l'incisione fatta nella casa di Elvis. Ne rimasi
dispiaciuta. Mi aspettavo di trovare tutto come l'avevamo lasciato".
Elvis e Magdalene hanno frequentato la stessa scuola a Lawhon.
"Lui ce la
metteva tutta. E' sempre stato molto educato. Non ha mai dovuto andare dal Preside
o essere messo nell'angolo. Sono sicura che sua madre e suo padre l'hanno
aiutato a volte con i suoi compiti, ma io non l'ho mai fatto. Portava sempre la
sua chitarra a scuola e all'ora di pranzo si sedeva sotto un albero a suonare.
Non solo per me, ma per chiunque aveva piacere di ascoltare.
La maggior
parte delle volte indossava delle tute. Non gli è mai piaciuto indossare jeans.
Diceva che non si sentiva a suo agio indossandoli.
E non indossava
scarpe da ginnastica. Indossava altri tipi di scarpe. A quel tempo, le scarpe
che indossava Elvis si potevano comprare per $3 al paio. Ancora oggi i
ragazzini le indossano, ma le pagano $100 al paio!".
L'abitudine di Elvis di balbettare/farfugliare mentre parla in pubblico era evidente già alle scuole elementari.
"Elvis mi è sempre sembrato nervoso. Non riusciva mai a stare fermo. Elvis balbettava, ma non al punto da non riuscire a capire cosa diceva, ma nello stesso modo in cui lo sentiamo anche più avanti negli anni della sua vita. Era agitato specialmente in mezzo alla gente. Aveva l'abitudine di picchiettare la sua matita quando parlava. E' un segno di nervosismo".
"Non
andavamo al cinema. Non avevamo soldi".
Magdalene
ricorda i Presley come una famiglia molto unita e amorevole.
"Elvis
adorava i suoi genitori e loro adoravano lui. Lui aveva un enorme rispetto per
sua madre e suo padre. Se loro dicevano 'NO', era 'NO' ".
Nella chiesa,
Magdalene accompagnava Elvis al pianoforte mentre lui cantava canzoni gospel,
come 'Amazing Grace' e 'The Old Rugged Cross' e altre.
C'erano
occasioni in cui Magdalene e sua madre dormivano a casa Presley. Venivano
organizzati dei letti di paglia nella cucina, spostando il tavolo per fare
spazio. Magdalene e sua madre dormivano lì.
"Elvis non mi ha mai proposto di sposarlo. Eravamo troppo giovani per pensare ad una cosa simile a quel tempo. Diceva: 'Quando saremo grandi, faremo questo, faremo quello'. A quel tempo, già tenersi per mano era qualcosa di molto serio. E noi ci tenevamo per mano moltissimo. Era una cosa molto seria (per noi).
Mi ricordo di
quella volta, mentre eravamo sul portico di casa sua, e lui mi mise un braccio
attorno mentre mia mamma, Gladys e Vernon erano dentro casa. Pensai 'Oh mio
Dio, siamo praticamente fidanzati!'. A quel tempo era così; adesso è molto
diverso. Era un rapporto molto dolce, molto pulito".
E poi arrivò il colpo al cuore: i Presley annunciarono la loro partenza per Memphis.
"Quando ho
saputo che si sarebbero trasferiti a Memphis, ho pianto molto. Mi mancava. Ho
continuato a sentire la sua mancanza anche dopo che mi sono sposata e ho avuto
figli. Amavo Elvis. Amerò sempre Elvis. Ci sarà sempre un posto per Elvis nel
mio cuore. L'ultima volta che ho visto Elvis, stavo lavorando con mia madre al
Depot Cafe a Tupelo" racconta Magdalene con una sorta di dispiacere nella
voce.
"Tutto di lui era cambiato. Il suo look, il suo modo di fare, ma in fondo era rimasto sempre la stessa persona. Quando entrò nel caffè, stavo facendo una pausa. Mia mamma lo portò al mio tavolo e mi disse 'Maggie, sai chi è?' e io risposi ' Certo, è Elvis'.
Lui si è seduto al mio tavolo e abbiamo parlato per un po'. Mi disse che era stato a Beale Street, a Memphis, e aveva cantato con alcune persone di colore; e che ora aveva una chitarra con tutte le corde. Era molto eccitato per quello che stava succedendo nella sua vita.
Mi piacerebbe
pensare che è venuto a Tupelo apposta per vedermi. Non ci siamo mai scritti una
lettera. Non molto tempo dopo la sua partenza, mi fidanzai, non l'ho aspettato.
Pensavo che non sarei mai andata a Memphis; pensavo che lui sarebbe andato per
la sua strada e io per la mia. Ho raccontato tutto di Elvis a mio marito, ma
non l'ha apprezzato. Era geloso".
Dopo il suo
matrimonio, Magdalene si ritrovò a lavorare in un ristorante ad Hollywood. Un
amico di suo marito lavorava in un set cinematografico in cui Elvis stava
girando un film. Nel sapere il rapporto che una volta Magdalene ed Elvis
avevano a Tupelo, questo amico le suggerì di chiamare lo studio e provare a
parlare con Elvis.
"Lui mi diede il numero di telefono. Chiamai. Mi dissero che Elvis riceveva un sacco di telefonate dalle fans. Spiegai che io ed Elvis andavamo a scuola insieme e nella stessa chiesa a Tupelo. Alla fine, riuscii a convincerli che dicevo la verità, che non ero una teenager, che ero cresciuta e che avevo anche figli.
Quella persona
mi disse che mi avrebbe fatta chiamare durante una pausa nella lavorazione, ma
Elvis non chiamò mai. Dopo essere tornata al lavoro, chiamai questo amico a
casa, il quale mi disse che Elvis aveva richiamato 30 minuti dopo la mia
telefonata, ma non siamo mai riusciti a parlarci".
Nel 1992 emerse un certificato di matrimonio, che ipoteticamente
univa Elvis e Magdalene.
Alcuni pensano
sia autentico perchè quella che si vede è chiaramente la firma di Elvis sul
documento stesso.
Nel vedere quel
documento, Magdalene ha esclamato: "Oh Signore! E questo da dove viene?
Non l'ho mai visto prima!".
Analizzandolo più attentamente, Magdalene ha notato che la firma non è stata fatta da lei e che il suo nome non è stato scritto correttamente. (come detto all'inizio, Elvis non aveva mai imparato a scrivere il suo nome correttamente).
Forse questo
era il suo sentimento per la ragazza da cui si sarebbe separato un paio di mesi dopo per andare a vivere a Memphis.
Ragionando su questo, le lacrime iniziarono a scendere dagli occhi di Magdalene Morgan.
Ragionando su questo, le lacrime iniziarono a scendere dagli occhi di Magdalene Morgan.