BILLY STANLEY - QUANDO ELVIS TORNAVA A CASA DA HOLLYWOOD


Questo è un ricordo degli anni '60, durante gli anni in cui Elvis ha girato i film.
Dopo la fine delle riprese di ogni film, Vernon riceveva una chiamata da Elvis. Elvis gli diceva che stavano partendo da Los Angeles e sarebbero arrivati a casa ad una certa ora.
Quando ricevevamo la notizia, Graceland si riempiva di attesa: tutti si radunavano per dare ad Elvis il bentornato a casa.
Ogni volta che Elvis tornava a casa, era un grande evento. I miei fratelli ed io solitamente non andavamo a scuola il giorno dopo, perché arrivava tardi.
Tutti i dipendenti, le mogli e le amiche dell'entourage venivano lì con noi. L'atmosfera era densissima di eccitazione, tanto da poterla tagliare col coltello.
Solitamente ricevevamo una telefonata quando erano in Arkansas e ci veniva data un'idea dell'orario in cui sarebbero arrivati. Chiunque prendesse la telefonata, ci diceva quante ore avessero ancora di viaggio.
L'eccitazione cresceva ancora di più ad ogni minuto che passava.
Poi succedeva! La guardia al cancello chiamava la casa e diceva: "Stanno varcando i cancelli adesso!".
Correvamo tutti alla porta principale, uscivamo sui gradini e guardavamo l'autobus mentre si dirigeva verso la porta d'ingresso.
Quando l'autobus si fermava, la porta si apriva e partiva un applauso. Ecco quanto eravamo eccitati.
Quando Elvis scendeva dall'autobus, diceva: "È bello essere a casa!".
Poi si faceva strada in mezzo alle persone, dando a tutti un abbraccio e ringraziandoli anche per avergli dato il benvenuto a casa.
Dopo che aveva finito con tutti, Elvis veniva a cercare me ed i miei fratelli. Quando ci vedeva, gli correvamo incontro.
Nota a margine: quando eravamo piccoli, si metteva in ginocchio e ci abbracciava. Ci chiedeva come stavamo e cosa stavamo combinando. Dopo un paio di minuti si alzava. Si caricava David sulle spalle; Rick ed io ci aggrappavamo alle sue gambe e restavamo appesi. Eccome come entrava in casa.
Anche la casa sembrava cambiare quando Elvis tornava. Era nuovamente piena di vita. La presenza di Elvis era così forte, che faceva persino risplendere la casa.
Mi mancano quei ritorni a casa. Quelli erano alcuni dei miei ricordi più belli. Sono molto grato di averli vissuti.