In questo racconto, Billy Stanley ci parla di come Elvis Presley abbia sempre pensato che i giovani dovessero esprimere loro stessi, ma senza oltrepassare certi limiti.
Ringraziamo ancora Billy Stanley per questi brevi racconti, in cui possiamo saperne di più della personalità di Elvis.
Oggi, vorrei condividere qualcosa con voi. Molte persone hanno chiesto cosa pensasse Elvis di come ci vestivamo io ed i miei fratelli quando lavoravamo per lui. Ecco la risposta.
Mentre io ed i miei fratelli stavamo crescendo, Elvis ci ha insegnato a rimanere fedeli a noi stessi e che è giusto essere diversi gli uni dagli altri... Essere se stessi.
Un primo esempio di quell'insegnamento è stato quando i miei fratelli ed io abbiamo iniziato a lavorare per Elvis. Eravamo diversi da tutti gli altri ragazzi che lavoravano per lui; eravamo molto più giovani di tutti gli altri. Portavamo i capelli lunghi, indossavamo Levi's e magliette dei concerti rock.
So che ad Elvis non piacevano per niente, ma non ci ha mai detto niente al riguardo. Elvis ci lasciava essere noi stessi.
Ci aveva raccontato spesso quanto la gente pensasse che fosse selvaggio e diverso a causa del modo in cui si vestiva e portava i capelli, pertanto sapeva cosa significasse essere giovani e diversi.
La sua unica preoccupazione era che non voleva che diventassimo come gli hippies che vedeva in TV. Per coloro che non erano nati tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, ecco cosa ha visto: persone che bruciavano documenti militari, gente che protestava per le strade, rivolte e saccheggi...
Quando abbiamo parlato con Elvis di tutto questo, gli abbiamo assicurato che non avremmo mai fatto cose del genere e che amavamo il nostro Paese tanto quanto lo amava lui.
E' stato felice di sentirci dire questo, poi ha detto: "Immagino di averti cresciuto nel modo giusto!".
Abbiamo riso, poi abbiamo detto: "Crediamo che sia così, Elvis!".
Mentre stavo scrivendo questo, un tenero ricordo mi è balenato nella testa. Il ricordo ancora oggi è forte come lo è sempre stato.
Elvis entrava in una stanza, alzava la mano, poi diceva: "Wrecking Crew!!! Con me!".
Poi, con la mano alzata, ci faceva cenno di seguirlo. Quello era il nostro segnale per entrare in azione. Rick, David ed io ci alzavamo e seguivamo Elvis. Mi piacerebbe sentirglielo dire ancora una volta...