La settimana scorsa, qualcuno mi ha suggerito di scrivere qualcosa inerente Elvis e me.
Ho pensato che fosse quello che sto facendo da anni... Così ci ho pensato un po', ed ecco cosa ne è uscito.
Dal primo momento in cui ho incontrato Elvis, ho capito che c'era qualcosa di diverso in lui. Avevo solamente 7 anni, ma lui aveva qualcosa che un bambino può vedere e percepire.
Lui era come noi, anche se era più vecchio e più alto di noi.
Come ho detto in passato, io ed i miei fratelli non sapevamo chi fosse o cosa facesse per vivere. Ad essere completamente sincero, ai bambini non interessavano quelle cose.
Quello che abbiamo visto è stato un ragazzo che ci ha dato il benvenuto nella sua famiglia ed ha dimostrato di volerci bene. Questo è tutto ciò che ci importava.
Elvis aveva capito che noi 3 eravamo diversi.
Rick era sveglio ed amava leggere, ed era divertente.
David era un tipo tosto ed una testa dura.
Io ero quello tranquillo; ero contento anche di stare semplicemente seduto ad ascoltare, ma ero anche un temerario. Elvis aveva capito queste caratteristiche e ci ha insegnato a coltivare i talenti che Dio ci aveva dato.
Elvis era più di un fratello, era anche una figura paterna. Ci ha letteralmente cresciuti.
Vernon era il nostro patrigno, sì... Ma Elvis aveva assunto un ruolo più importante nella nostra crescita. Ho sentito spesso Elvis dire: "Questi sono i miei ragazzi. Li crescerò come voglio".
Crescere con Elvis voleva dire avere un sacco di divertimento. Ci incoraggiava ad essere bambini.
Ricordo una volta in cui Vernon, venendo verso di noi, ci ha detto: "Sarò contento quando diventerete più grandi".
Elvis ha sentito quello che aveva detto, allora si è intromesso ed ha detto: "Non dire loro così, Papà... Lasciali essere bambini... Si può essere giovani solo una volta, lascia che si divertano".
Non l'ho mai dimenticato.
Quando è nata mia figlia, ho fatto quello che Elvis mi ha insegnato. L'ho lasciata essere bambina.
Molte persone chiedono: "Elvis ti ha viziato???".
La mia risposta è sempre la stessa: "SI'!!! Ma non troppo!".
Lui voleva che io ed i miei fratelli avessimo tutte le cose che lui non ha avuto quando stava crescendo. Ma la cosa più importante che ci ha dato è stato il suo tempo.
Lui trascorreva un sacco di tempo con noi. Era una figura costante nella nostra vita. Lui c'era sempre per noi. Non ci ha mai giudicati, ma ci correggeva se sbagliavamo.
Non ci ha mai urlato contro e non ci ha mai picchiati. Il suo modo per correggerci era...sedersi e parlare con noi...
Lui aveva un modo per dimostrarti quello che stavi sbagliando, senza farti sentire male con te stesso. Alla fine di queste conversazioni, lui diceva sempre: "E' solo uno sbaglio, e non rendere lo sbaglio più grande di quanto sia in realtà. Perché tutti sbagliano, anche io".
Poi si metteva a ridere e la cosa finiva lì.
Man mano che io ed i miei fratelli crescevamo, ha iniziato ad insegnarci cose inerenti la vita e le persone e Dio.
Elvis diceva: "Il modo più semplice per vivere è: in caso di dubbio, cosa dice la Bibbia?".
La maggior parte delle cose che Elvis ci ha insegnato riguardo la vita e le persone, provenivano direttamente dalla Bibbia.
Lui diceva: "Se tutti cercassero di essere più simili a Gesù, allora il mondo sarebbe un posto migliore".
Elvis aveva una grande fede in Dio. Su questo non ci sono dubbi.
Concludendo, un sacco di persone mi ha chiesto: "Qual è la cosa più importante, nella tua vita, che Elvis ti ha dato?".
Io dico: "Il suo amore ed i suoi ricordi".
Le cose materiali non hanno importanza... Invecchiano e svaniscono... Ma l'amore ed i ricordi durano per sempre. Pertanto, questo è ciò che cerco di tramandare a voi.
Non tutti sono fortunati come me ed i miei fratelli. Ecco perché io condivido quello che ho con tutti voi. La mia speranza è che ciò che ho vissuto con Elvis, lo sperimentiate anche voi.
VI VOGLIO BENE!!!
Source: Billy Stanley - Profilo Facebook