Eccovi quello che aveva da dire riguardo quei giorni.
Elvis ha servito il suo Paese con orgoglio, volendo dimostrare al mondo di essere un ragazzo normale.
Avrebbe potuto chiedere un trattamento speciale, ma non l'ha fatto. Questo è il tipo di persona che lui era.
Durante il suo periodo nell'esercito, Elvis è stato trattato come chiunque altro. Quando è arrivato in Germania, ha affittato una casa e ci ha portato la sua famiglia. Cosa che ha fatto qualsiasi soldato, se aveva i soldi.
La maggior parte delle storie che Elvis mi ha raccontato riguardavano le pattuglie che doveva fare. Era suo dovere stare seduto su una collina, in una jeep, e guardare un soldato russo nel suo veicolo.
Elvis diceva che ogni volta che doveva presentarsi per un incarico, salutava il soldato russo. Il soldato russo non ha mai contraccambiato il saluto.
Una volta, Elvis stava seduto nella jeep e faceva tanto freddo. Ha cercato di camminare lì intorno, ma non è riuscito a scaldarsi. Allora gli è venuta un'idea: ha tirato fuori il poncho, l'ha messo su di lui e sulla jeep e poi ha messo in moto. Non ci è voluto molto prima di scaldarsi. Si stava godendo il calduccio. La cosa che ha ricordato subito dopo è che si è sentito scuotere.
Un soldato stava sopra di lui, dicendo: "Soldato Presley, svegliati! Svegliati soldato!".
Elvis si è svegliato, si è alzato da terra.
Il soldato gli ha chiesto: "Cosa è successo, soldato Presley?".
Elvis gli ha raccontato quello che aveva fatto.
Il soldato disse: "E' stata una buona cosa che sia venuto a controllarti, soldato. Sei svenuto per avvelenamento da monossido di carbonio. E' un miracolo che tu sia ancora vivo, soldato Presley".
Quando sono diventato più grande, qualche volta le nostre conversazioni erano sul motivo del suo arruolamento.
Ho chiesto: "Perchè ti hanno arruolato, Elvis? All'epoca l'esercito era prevalentemente volontario".
Lui mi ha detto: "Immagino che il governo pensasse che io fossi pericoloso per i giovani della nostra nazione. Hanno pensato che, se mi toglievano di mezzo per qualche anno, tutti si sarebbero dimenticati di me".
Mi sono messo a ridere quando me l'ha raccontato.
Lui mi ha guardato in modo strano e poi mi ha chiesto: "Cosa ci trovi di divertente, Billy?".
Gli ho detto: "Il loro piano non ha funzionato, giusto?".
Allora lui sorrise nuovamente e disse: "Immagino di no".
Tuttavia questo gli dava preoccupazione. Quando è tornato a casa, dopo il servizio militare, non era sicuro di come sarebbe stata la sua carriera, o se ne aveva ancora una.
Ecco perché vennero firmati i contratti per i film: gli hanno garantito un milione di dollari a film, 3 film all'anno per 7 anni.
Concludendo, Elvis è stato felice di servire il suo paese.
E' stato un buon soldato; piaceva a tutti i suoi commilitoni ed ai suoi superiori.
Scherzavano con lui e dicevano: "Se non ce la fai là fuori, c'è una carriera che ti aspetta qui, nell'esercito, Elvis".