Oggi Billy Stanley ci racconta un altro giorno della sua vita insieme ad Elvis Presley ed, in particolare, un'esperienza che tutti noi, suoi fans, avremmo voluto fare: prendere lezioni di canto e di musica da lui.
Elvis e la musica... La musica ed Elvis... Loro viaggiavano insieme.
La costante dei miei 17 anni insieme ad Elvis è stata la musica.
L'ho già detto precedentemente: io ed i miei fratelli siamo cresciuti con il rock. Non sto scherzando quando lo dico.
Elvis ci ha insegnato tutto quello che sapeva sulla musica.
Amava il fatto che anche noi avessimo qualche band mentre stavamo crescendo. Ricordo di avergli fatto ascoltare una demo di una delle nostre sessions.
Ero alla 7^ classe ed io ed alcuni amici abbiamo formato una band. Doveva essere intorno al 1967.
Comunque, avevamo un piccolo registratore ed abbiamo registrato una canzone.
La canzone era "I'm Believer" di The Monkees. I ragazzi della band me l'hanno fatta suonare per Elvis. Volevano sapere cosa ne pensasse. Io, d'altra parte, ero un po' esitante nel farla, perchè sapevo che doveva essere fatta molto bene, altrimenti ad Elvis non sarebbe piaciuta.
Ero già consapevole dei gusti musicali di Elvis da quando avevo 12 anni, ma i ragazzi hanno insistito, così ho promesso che l'avrei suonata per lui.
Un pomeriggio Elvis è venuto alla casa di Dolan Drive per una visita.
Ha detto che stava girando nei pressi della stalla ed ha pensato di fermarsi per un saluto. Solitamente, quando faceva una cosa simile, si prendeva del tempo per insegnare qualcosa di nuovo a me ed ai miei fratelli sui nostri strumenti.
Ma, questa volta, ho deciso di far sentire il nastro ad Elvis.
Ho chiesto: "Potrei suonare un nastro con una demo per te, Elvis?". Un grande sorriso è apparso sul suo viso.
Lui ha detto: "Certamente Billy. Chi é?".
Ho detto: "Oh...ho una band... Siamo noi che suoniamo".
Il sorriso di Elvis è diventato ancora più grande dicendogli questa cosa. Sono andato a prendere il registratore e, quando sono tornato, Elvis, David e Rick erano seduti nel soggiorno. Vernon e la mamma stavano facendo qualcosa e chiesero di essere scusati...
Prima di suonare il nastro, ho detto: "Ora, non aspettarti molto Elvis... Questa è solo la nostra terza prova...".
Ero veramente nervoso. Elvis ha detto: "Billy, non preoccuparti... Sono sicuro che mi piacerà. Suona semplicemente il nastro.".
Ho detto: "Va bene".
Ho premuto il tasto PLAY, poi mi sono seduto ed ho guardato Elvis. Lui mi ha guardato per tutta la durata della canzone. Ha iniziato a battere il ritmo con il piede. Mi stavo sentendo leggermente meglio in quel momento... Poi siamo arrivati alla fine...
The Monkees chiudevano quella canzone con "I'm a believer...yeah, yeah, yeah". L'abbiamo fatta esattamente come loro.
Elvis ha ricacciato indietro una risata ed Io ho abbassato la testa, deluso.
Elvis si è alzato e si è diretto verso di me; mi ha messo una mano sul mento, mi ha alzato la testa ed ha detto: "Billy era molto buona! Infatti sono un po' sorpreso di quanto tu sia diventato bravo al basso... Invece le voci alla fine sono un po' deboli".
Ho detto: "Io in realtà non volevo suonare questa per te, Elvis. Sapevo che non ti sarebbe piaciuta".
Il sorriso sul viso di Elvis cambiò in uno sguardo serio. Ho iniziato a preoccuparmi...
Poi Elvis ha detto: "Billy, non demoralizzarti mai. Avete fatto tutti del vostro meglio, e questo è più che sufficiente per me. Come ho detto, la musica andava bene, ma le voci hanno bisogno di un po' più di lavoro. Posso essere sincero?".
"Certo" gli ho detto.
Mi ha chiesto di fargliela sentire nuovamente, ma solamente la parte finale; così ho fatto suonare nuovamente la parte finale della canzone. Mi ha chiesto di fermarla mentre stavamo iniziando la parte "yeah...yeah...yeah".
Ha detto: "La prossima volta che canti questa parte, falla salire dal tuo stomaco, non dalla gola. Prova con me... Cantiamo "yeah...yeah...yeah...".
Ho detto: "Ok".
Elvis ha messo la sua mano sul mio stomaco, e poi ha detto: "Ora, cantala Billy". L'abbiamo cantata insieme. Quando abbiamo finito, ha detto: "Abbastanza bene, Billy, ma spingi un po' più forte la prossima volta. Facciamolo di nuovo".
L'abbiamo cantata ancora. Questa volta ha detto: "Molto meglio, Billy. Ora, ancora una volta". L'abbiamo cantata un'altra volta.
Questa volta ha detto: "Adesso ci sei, Billy. La prossima volta che tu e la tua band provate, fai vedere loro cosa ti ho appena insegnato. Poi portami il nastro e fammelo sentire".
Ho risposto: "OK, Elvis, lo farò".
Mentre ricordavo questa storia, mi sono commosso.
Il Re del Rock'n'Roll ha pensato abbastanza a me da prendersi il tempo per insegnarmi la musica. Non era obbligato, ma l'ha fatto.
Ho anche riso su questo ricordo, perchè le voci erano davvero pessime. Sembravamo Topolino che cantava "yeah...yeah...yeah..." 😂😂
Un altro giorno della mia vita che non dimenticherò mai.
Source: Billy Stanley - Profilo Facebook