Sul sito Timout è stato pubblicato nei giorni scorsi un articolo in cui si parla di come la città di Londra si sia riscoperta, negli ultimi mesi, innamorata di Elvis Presley, riscoprendone il valore sul piano artistico e di stile.
Amy Houghton scrive:
Il Re del Rock 'n' Roll non si è mai esibito in un solo concerto a Londra, eppure decenni dopo la sua morte, la città sembra aver preso davvero la passione per Elvis.
Nel mese di Ottobre, la collezione più significativa di ciò che gli è appartenuto ha lasciato Memphis ed è stata mostrata al London Arches. Inoltre quest'anno è in arrivo un'attesissima esperienza con l'ologramma di Elvis, che sarà presentata in anteprima proprio qui. Ma perché Londra, e perché proprio adesso?
In tutto il mondo, la popolarità postuma di Elvis è rimasta piuttosto costante, con l'aiuto di alcune spinte di tanto in tanto. Nel corso dei decenni trascorsi dalla sua morte nel 1977, Elvis ha avuto 95 canzoni entrate nella classifica ufficiale Top 40 del Regno Unito (di cui 13 al primo posto) e il suo personaggio è apparso in 31 lungometraggi.
Secondo Forbes, la star è attualmente al quarto posto nella lista delle star decedute più ricche.
Nel 2002 improvvisamente era tornato alla ribalta in occasione del 25° anniversario della sua morte con la pubblicazione del remix di Junkie XL di "A Little Less Conversation", che fece da colonna sonora alla campagna pubblicitaria NIKE per la Coppa del Mondo FIFA 2002, raggiungendo la vetta delle classifiche in 20 Paesi.
D'altro canto, nel 2017, un sondaggio di YouGov aveva rilevato che il 29% degli adulti britannici di età compresa tra i 18 e i 24 anni non aveva mai ascoltato una canzone di Elvis ed il valore dei cimeli di Elvis era diminuito in modo significativo, tanto che il negozio ufficiale di Elvis a Londra fu costretto a diventare attività esclusivamente online. Tempi davvero duri!
Quindi, l'ultimo attacco di Elvis-mania non è un caso. È il risultato di una campagna calcolata a fondo da parte della Elvis Presley Enterprises, che dal 2013 è di proprietà di Authentic Brands Group, la stessa società responsabile di Marilyn Monroe e Muhammad Ali, per far tornare di moda il Re. O almeno...redditizio.
Naturalmente, l'attuale rilevanza di Elvis è dovuta al film biografico del 2022, che l'ha mostrato ad una nuova generazione.
Tre anni fa, l’amministratore delegato della ABG, Jamie Salter, dichiarò che il 2021 sarebbe stato "probabilmente l'anno più importante nella storia di Elvis Presley".
Il magazine Rolling Stone ha riferito che è stato fatto un diro lavoro al quartier generale di Elvis per cercare di coinvolgere i giovani: un compito impegnativo se si considerano alcuni fatti ostili alla nuova generazione, come l'inquietante (N.d.R.: inquietante?!?!?) differenza di età tra Elvis con sua moglie e le discussioni sulla sua appropriazione della musica nera.
ABG ha creato persino un filtro Snapchat per far sì che il ciuffo e le basette pieno di brillantina finissero sui radar degli adolescenti e, secondo quanto riferito, ci sono state anche discussioni su come minimizzare gli anniversari della morte del musicista, in modo che la gente non rimanesse disinteressata a causa del fatto che Elvis ora sarebbe ormai molto anziano.
L'anno scorso, Netflix ha proposto "Agent Elvis", una sitcom di cartoni animati che segue Elvis mentre conduce una doppia vita come leggenda del rock 'n' roll e spia del governo degli Stati Uniti; ha uno scimpanzé come aiutante e combatte i cattivi mentre assume l'LSD. Bizzarro, sì. Ma ha ottenuto il via libera entusiasta da Graceland. (N.d.R.: Priscilla Presley doppiava se stessa e la ragazza che affianca Elvis è ispirata a Lisa Marie Presley).
Grazie a tutti questi presupposti, è nata la mecca londinese di Elvis, "Direct from Graceland". Lanciata in collaborazione con Graceland, offre ai fans più esperti ed ai nuovi una finestra intima su ogni fase della sua vita. Sebbene sia solo una mostra temporanee, è stata recentemente prolungata la sua permanenza grazie alla sua immensa popolarità.
Aperta alla fine dello scorso anno ed estesa su 11.000 piedi quadrati, la mostra presenta più di 450 manufatti originali di Elvis , tra cui un sacco di cose mai viste prima: il suo diploma di scuola superiore, i caschi della squadra di football americano che possedeva, la lettera di leva per il Vietnam, gli appunti scritti a mano per un'idea per un film di kung-fu, il portafoglio con le carte bancarie ancora dentro: è tutto lì.
Il direttore della sede, Neil Jones, afferma che ha superato tutte le aspettative e che i visitatori hanno lasciato la mostra commossi fino alle lacrime.
"È stato senza dubbio il primo influencer sotto molti aspetti", afferma Jones. "Si vedono ancora oggi gli effetti a catena dell'impatto che ha avuto sulla cultura popolare, non solo sulla musica. Penso che Lennon avesse ragione: prima di Elvis non c'era nulla".
Le stanze finali della mostra chiariscono che ci sono centinaia di persone che si sentono simili. Verso la fine, ci si ritrova davanti a cinque pareti ricoperte di graffiti con strati di macchie di rossetto e migliaia di tributi appassionati scarabocchiati: "Elvis, ti amo fino alla luna e ritorno, per sempre nel mio cuore"; "Mi manchi ancora, mio primo amore"; "Dio ha mandato un angelo sulla terra e poi ti ha richiamato"; "Sarai sempre Re".
All'inizio di quest'anno è stato annunciato che Londra ospiterà la "prima esperienza immersiva al mondo dedicata ad Elvis", mediante un ologramma che gli darebbe vita.
A differenza di " ABBA Voyage ", "Elvis Evolution", che verrà lanciato in una location londinese ancora da rivelare questo autunno, non sarà tanto un concerto, quanto una passeggiata onnicomprensiva attraverso la vita e la carriera di Elvis: da quello che significava vivere nel profondo sud, passando per il ruolo che la musica gospel ha avuto nel plasmare la sua musica, per concludersi con un concerto finale.
Creato dalla Layered Reality, fornitore di esperienze immersive, in stretta collaborazione con la Elvis Presley Enterprises, è il primo spettacolo nel suo genere e la prima volta che Layered Reality lancia un'esperienza incentrata su un'icona musicale.
Il CEO Andrew McGuiness ha dichiarato che i colloqui con ABG sono iniziati all'inizio del 2023. Come per la mostra di Arches, tutte le parti hanno riconosciuto la spinta data dal film di Luhrmann e sono ansiose di portare lo spettacolo in scena il prima possibile.
Dopo Londra, si dirigerà a Tokyo, Berlino e Las Vegas. Perché la capitale britannica aveva senso per il suo debutto?
"Londra è un centro di stile e musica ed è stato così fin dai tempi di Elvis", dice McGuiness. "È quasi la cristallizzazione di tutto ciò, una fusione di questi due elementi".
Il marchio di Elvis è durato per più di quattro decenni, si è diffuso in più continenti e si è insinuato nella cultura popolare generazione dopo generazione.
(N.d.R.:..e non si fermerà!)
Source: Timeout