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Il box include registrazioni inedite di tre concerti di Elvis, più il concerto a San Antonio remixato, le prove pre-tour ed il film della MGM, vincitore del Golden Globe nel 1973, su Blu-ray.
E' stato prodotto da Ernst Mikael Jørgensen e mixato dal produttore Matt Ross-Spang di Memphis, vincitore del Grammy Award®.
Le registrazioni originali sono state fatte da Felton Jarvis e Al Pachucki.
A suo tempo il cofanetto è stato presentato come segue:
Il disco 1 è stato registrato dal vivo il 09 aprile 1972 all'Hampton Roads Coliseum, Hampton, Virginia, e contiene tutto il materiale inedito.
Il disco 2 è stato registrato dal vivo il 10 aprile 1972 al Richmond Coliseum, Richmond, Virginia, e contiene tutto il materiale inedito.
Il disco 3 è stato registrato dal vivo il 14 aprile 1972 al Greensboro Coliseum, Greensboro, North Carolina, e contiene tutto il materiale inedito.
Il disco 4 è stato registrato dal vivo il 18 aprile 1972 alla Convention Center Arena, San Antonio, Texas, e include materiale precedentemente pubblicato (dal cofanetto Elvis: Close-Up del 2003), remixato per questa versione.
Il disco 5 contiene le prove del tour, registrate dal vivo presso gli RCA Recording Studios di Hollywood, California, il 30 e 31 marzo 1972. Il disco è composto principalmente da brani inediti oltre a esibizioni precedentemente disponibili nelle uscite ufficiali da collezione di Elvis Presley Elvis On Tour - The Rehearsals (Follow That Dream CD 2004) e 6363 Sunset Boulevard (Follow That Dream CD 2001) e The Great Performances (RCA 1990).
Il disco 6 completa le prove di Elvis con la sua band agli RCA Recordings Studios con esibizioni registrate il 31 marzo 1972. Il disco include versioni inedite di "For The Good Times" di Kris Kristofferson, nonché esibizioni precedentemente disponibili solo su 6363 Sunset Boulevard, Elvis On Tour - Le prove e Amazing Grace (RCA 2CD 1994).
Durante il tour nazionale, che si è svolto in tutto il paese nel 1972, registrando il tutto esaurito, Elvis si divertiva sul palco e trovava nuovi elettrizzanti modi per creare un legame con il pubblico ad ogni spettacolo. Lavorando con una band ed una scaletta di sua scelta, Elvis stava proponendo la musica che amava di più - dal pop, gospel e country tradizionale al blues e rock e successi contemporanei - mentre trasformava i suoi più grandi successi con nuovi arrangiamenti, cambiando la nostalgia in un concerto indimenticabile ricco di immediatezza.
I pluripremiati registi Pierre Adidge e Robert Abel (Mad Dogs & Englishmen) sono andati in tour con Elvis Presley e la sua band con pass ad accesso illimitato, telecamere e troupe per raccontare il Re del Rock & Roll al suo apice sul palco nel film documentario della MGM "Elvis On Tour".
Il film cattura Elvis, l'essere umano che guida il mito, dietro le quinte nel backstage con gli occhi aperti e le difese abbassate. Secondo il comunicato stampa originale della MGM, il film "Elvis On Tour" "...offre il primo sguardo intimo sull'enigmatico ragazzo di campagna che è diventato il musicista più celebre del mondo".
Sia documentario che film-concerto, "Elvis On Tour" presenta sequenze di montaggio supervisionate da Martin Scorsese.
Il film ha debuttato nei cinema il 01 Novembre 1972.
Il cofanetto Elvis On Tour include affascinanti note di copertina relative al dietro le quinte, grazie a Jerry Schilling, amico personale di lunga data e membro della cerchia ristretta di Elvis; contiene anche un saggio illuminante dello storico/musicista del rock Warren Zanes, membro fondatore dei Del Fuegos e professore alla New York University.
Secondo Zanes: "Le scalette e le esibizioni del periodo di "Elvis On Tour" ci consegnano una cosa rara: una leggenda degli anni Cinquanta che lavorava nei primi anni Settanta e che stava facendo vivere ancora al suo pubblico esperienze nuove".
La band principale, che includeva Ronnie Tutt , James Burton, Glen D. Hardin, Jerry Scheff, John Wilkinson, Charlie Hodge, Sweet Inspirations, JD Sumner e Stamps Quartet,e un'orchestra guidata da Joe Guercio, aveva raggiunto livelli in cui Elvis poteva iniettare spontaneità, consentendo agli spettacoli nell'arena di avere una misura dell'inaspettato.
Il 1972 fu un anno di centosessantacinque spettacoli. Nelle parole di Jorgensen, è stato il "culmine della sua carriera".
Mentre il "Comeback Special" del '68 ha segnato il punto significativo in cui Presley è tornato a esibirsi dal vivo, il 1972 è stato l'anno in cui l'artista ha rivelato in modo più completo cosa voleva fare con l'energia creativa che ha dato il via a un tale ritorno.