Basta guardare alle invidiabili carriere di Margaret Qualley, Maya Hawke, Emma Roberts, Dakota Johnson ed altre... E tra queste c'è anche Riley Keough, figlia di Lisa Marie Presley e Danny Keough e nipote dell'unico re del rock'n'roll in persona, Elvis Presley.
Riley, come molte stelle emergenti, è già nata con un piede dentro alla porta del mondo dello spettacolo e con i benefici della celebre stirpe da cui proviene.
In ogni caso, una volta entrata, ha dato prova più di una volta delle sue capacità e si può arrivare a dire che è una delle stelle più luminose della sua generazione, avendo già dimostrato di sapersela cavare in una varietà di ruoli e di stili di recitazione.
Il suo debutto sul grande schermo risale al 2010, quando ha recitato insieme a Dakota Fanning e Kristen Stewart in "The Runaways".
In quel film biografico ha recitato nel ruolo della sorella di Cherrie Curry, rubando un paio di scene ai protagonisti, malgrado le piccole dimensioni del suo ruolo. Ha mantenuto questo status di supporto nel tempo e solo raramente ha avuto la possibilità di avere un ruolo direttivo in un film.
E' stato il personaggio interpretato nel 2015 nel film "Mad Max: Fury Road" a segnare il cambiamento. La serie epica di George Miller, infatti, le ha dato un grande aiuto nel diventare un volto noto per molti amanti del cinema, ma sono stati gli sforzi di Andrea Arnold e del bellissimo "American Honey" a far emergere le grandi capacità dell'attrice. Nel ruolo di Krystall, leader di un gruppo di disadattati, trasuda potere autoritario ed il carisma di una stella consumata. E' impossibile distogliere lo sguardo dal suo personaggio.
Dal 2016 non ha mai smesso di sorprendere il pubblico con nuove performances, sia in TV che al cinema.
Nella serie "The Girlfriend Experience", Riley ha avuto un ruolo di primo piano; dopodiché è stata diretta dallo stesso regista in "Logan Lucky", permettendole di cimentarsi anche in una commedia.
Nessun incarico, fino ad ora, è stato troppo grande per lei: dagli incubi psicologici di "It Comes At Night", al romanticismo di "Lovesong", per non parlare dell'horror "The Lodge", in cui porta la trama dello scrittore e regista Severin Fiala fino all'estremo.
Se è vero che all'inizio dell'articolo si è parlato di nepotismo, nel caso di Riley Keough si può, comunque, parlare anche di un grande talento, a cui si è data la possibilità di emergere, di essere plasmato e curato e che porterà alla nipote di Elvis Presley il successo che merita, non facendo dimenticare al pubblico il suo celebre nonno.
Source: thefilmexperience