L'anno scorso, parlando con Spa Guy, Sam Thompson ha raccontato quando, insieme ad Elvis, è andato a Tupelo a vedere i luoghi in cui è nato e cresciuto.
Ha raccontato: "Siamo passati da Tupelo ed Elvis ha detto: "Qui è dove sono cresciuto". E, passando vicino alla sua casa ha detto: "Quella era la mia casa".
Eravamo solamente io e lui nell'auto e nessuno ci ha notati.
Sono piccoli momenti come questo che ti fanno dimenticare che lui poteva stare davanti a 20.000 persone ed averli tutti ai suoi piedi.
Era un essere umano, una persona.
"Elvis diceva: "Nessuno sa veramente chi sono". Ed io dicevo: "Elvis, la gente ti ama. Loro ti amano. Ti conoscono in tutto il mondo".
E lui rispondeva: "No, no, no! Loro conoscono quel tizio sul palcoscenico. Non conoscono me" .
Ed è vero! Devi diventare un'altra persona quando ti esibisci in quel modo, ed è ciò che diventava quando saliva sul palco.
Ma era una persona diversa quando ti sedevi e potevi parlare con lui. E' questa la persona che mi manca tanto e sono quelli i momenti che custodisco maggiormente".
Chissà quanto deve essergli pesato pagare il prezzo di sentirsi "non realmente conosciuto"... E chissà cosa avrebbe voluto veramente mostrare di sé, che non ha mai mostrato...?