Sembra, infatti, che il Giudice si sia schierato dalla parte di Lisa Marie ed abbia dato esito positivo alla sua richiesta, in cui chiedeva di chiudere l'accesso ai suoi documenti bancari, relativi all'eredità lasciatale da Elvis Presley.
Come abbiamo già raccontato nei mesi passati, Lisa Marie Presley è in battaglia con il suo ex curatore finanziario Barry Siegel: lei lo accusa di aver dilapidato il patrimonio di 100 milioni di dollari, ossia l'eredità lasciatale da Elvis Presley, con investimenti sbagliati.
Dal suo canto, Siegel accusa Lisa Marie Presley di aver dilapidato lei stessa il suo patrimonio, non badando a spese.
Recentemente i due si sono scontrati sulle citazioni di Siegel alla Deutsche Bank allo scopo di ottenere documenti bancari di Lisa Marie.
La stessa Lisa Marie ha dichiarato che "Siegel stava cercando documenti finanziari riservati e legati aella "Promenade Trust" ", ossia la società creata appositamente per custodire il denaro proveniente dall'eredità di Elvis.
A quel punto, Lisa Marie si è opposta alle richieste fatte da Siegel, sostenendo che quest'ultimo voleva solamente ottenere documenti relativi agli anni passati per cercare qualcosa che potesse metterla in imbarazzo e che, in ogni caso, le richieste dovrebbero coprire solamente un certo periodo di tempo.
Per lei il periodo pertinente è quello dal 1993 al 2006, con particolare rilevanza degli anni dal 2004 al 2006, ossia gli anni in cui lei ha lavorato con lui.
Lisa Marie Presley, tra le altre cose, accusa Siegel di essere stato lui a prendere la decisione di vendere l'85% della Elvis Presley Enterprises, lasciandole solamente il 15% della proprietà della società, al solo scopo di entrare in uno certo giro di celebrità per egocentrismo.
Una volta resosi conto, però, che la sua operazione finanziaria era un totale fallimento, avrebbe iniziato a vendere alcune attività, sempre di proprietà di Lisa Marie, per rientrare con i soldi della Promenade Trust.
Anche una casa inglese da 9.000.000 di dollari è stata comprata da Siegel, usando i soldi della Promenade Trust, mettendo a rischio il patrimonio.
Siegel controbatte con una causa contro la figlia di Elvis Presley ed il suo legale ha dichiarato: "E' chiaro che Lisa Marie Presley sta attraversando un momento difficile della sua vita e sta cercando di colpevolizzare altri anzichè prendersi la responsabilità delle sue azioni.
L'accordo del 2005 (la vendita dell'85% della E.P.E. a Robert Sillerman) di cui ora si lamenta, ha ripagato oltre 20 milioni di debiti che Lisa aveva contratto e le ha fatto incassare oltre 40 milioni in contanti ed un flusso di reddito multi-milionario, la maggior parte del quale, però, ha dilapidato lei stessa negli anni successivi".
Il legale di Siegel ha dichiarato, inoltre, che: "Secondo i documenti in possesso della società di Siegel, la Providence Financial Management, purtroppo, da quando Lisa Marie è entrata in possesso dell'eredità di suo padre, nel 1993, l'ha sperperata per due volte.
La prima volta è stata salvata dall'insolvenza da un accordo che ora lei dichiara fraudolento ed egoistico.
Al momento della morte di Elvis Presley, nel 1977, la sua società era piena di debiti e sull'orlo della bancarotta. E' stata Priscilla Presley a dare una svolta alla Elvis Presley Enterprises, portando un amministratore delegato e non accettando di vendere Graceland.
Graceland, poi, è stata aperta come museo al pubblico, diventando un'attrazione turistica, ed iniziando a generare denaro".
Siegel ha aggiunto: "Nonostante io abbia salvato il patrimonio della famiglia dalla rovina, le continue ed eccessive spese di Lisa Marie e la sua dipendenza dal credito sono state di gran lunga più grandi di quanto la società poteva generare in termini di entrate".
Secondo Siegel, i debiti milionari di Lisa Marie sono solamente colpa sua e, nella sua citazione in giudizio, le richiede un risarcimento di 800.000 dollari.
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