Baz Luhrmann e Catherine Martin, marito e moglie, nonchè collaboratori, sono tornati a casa, in Australia, per lavorare su quello che, probabilmente, sarà la più grande opera della loro carriera fino ad oggi: ricreare la vita e la musica dell'icona Elvis Presley per il grande schermo.
L'industria cinematografica locale è naturalmente eccitata per il grande progetto della Warner Bros e per il suo arrivo in Australia, con la produzione che si divide tra il Queensland e Sydney.
Luhrmann e Martin hanno già ricreato i nightclub parigini della Belle Epoque e l'era del Jazz di New York a Sydney, quindi ricreare Graceland sulla Gold Coast è altamente fattibile.
Ma in questi primi giorni sapere esattamente cosa aspettarsi dal film di Elvis Presley non è del tutto possibile.
In effetti, mentre Luhrmann e Martin condividono l'amore per le paillettes con Elvis, quando è il momento di approfondire la vita reale del re del rock n' roll le cose iniziano a diventare piuttosto oscure.
Lo scorso Giugno, allo Chateau Marmont di Hollywood, Luhrmann stava lavorando duramente al suo progetto inerente Elvis Presley, un progetto che era già in cantiere da qualche anno, ed è stato in quell'occasione che il regista ha confermato di aver avuto la benedizione sia dell'ex moglie di Elvis, Priscilla, sia di sua figlia, Lisa Marie, per fare il film.
Entrambe hanno difeso e sono state feroci sostenitrici dell'immagine e della proprietà di Elvis Presley, che ha generato centinaia di milioni di dollari di entrate dalla sua morte avvenuta nel 1977.
Davanti a tutto questo, rimane la domanda su quanto la leggenda dell'amatissima icona Elvis Presley come gentiluomo del Sud, rifletta la realtà di Elvis Presley come uomo.
Sarà il giovane attore Austin Butler ad interpretare Elvis Presley nel film di Baz luhrmann, come già sappiamo. Il film coprirà un periodo di 20 anni, partendo dall'ascesa di Presley, diventato molto famoso, fino a diventare una sorta di Dio minore americano.
Al centro della storia ci sarà il controverso rapporto con il suo manager, il Colonnello Tom Parker, un personaggio piuttosto eccentrico ed inquietante, che verrà interpretato da Tom Hanks.
Quando Elvis morì, nell'Agosto del 1977, Parker non si unì al dolore del resto del mondo, ma preferì volare a New York per negoziare un accordo per i diritti sul nome e sull'immagine della star appena morta. A livello postumo, le vendite dei suoi memorabilia e dei suoi dischi sono andate alle stelle.
"Elvis non è morto", ha detto il Colonnello, il giorno dopo la morte del cantante, a chi lo chiamava. "Il corpo è morto. Noi terremo vivo lo spirito di Elvis".
Prima di gestire Elvis, il Colonnello Parker aveva lavorato in un circo itinerante, facendo un numero in cui faceva ballare un pollo. Il numero gli riusciva perchè metteva la povera bestiola su una piastra molto calda, invisibile agli occhi del pubblico.
Alcuni hanno detto che i metodi del Colonnello non sono cambiati molto nel gestire la carriera del Re, che alla fine della sua carriera andava in giro, facendo una serie infinita di spettacoli, sottopagati, a vantaggio di Parker.
Ma cosa si dice di Elvis? Come verrà presentato nel film?
Come un dio dell'amore che scuoteva il bacino, oppure come un uomo adulto che frequentava ragazze ben più giovani di lui?
Questo non ci è ancora dato saperlo, ma la speranza è che l'immagine che verrà descritta tramite la pellicola si avvicini il più possibile alla realtà, dando al pubblico una nuova occasione per riscoprire sul piano artistico, umano e storico, un uomo che ha segnato un'epoca, che ancora oggi viviamo.
Il film debutterà nei cinema ad Ottobre 2021.
Source: EIN