Nel mezzo della disputa con la città di Memphis, l'uomo che amministra la casa di Elvis Presley e le attrazioni attorno a Graceland, ha messo in campo una minaccia che ha lasciato tutti basiti: Graceland potrebbe lasciare Memphis e trovare un altro posto in cui abitare. In questo modo la EPE spera di ottenere 194 milioni di dollari di sussidi dalla città di Memphis.
"Dieci giorni fa abbiamo ricevuto un'offerta per trasferire Graceland in Giappone", ha detto Joel Weinshanker, direttore amministrativo della Elvis Presley Enterprises.
"Abbiamo ricevuto due offerte: una per il Medio Oriente ed una per trasferirci in Cina. Ci hanno offerto maggiori profitti di quanto ne potremmo mai fare a Memphis".
L'idea che Graceland potrebbe essere smantellata e spedita oltreoceano, come il vecchio Ponte di Londra venne spedito in Arizona, è stata anticipata da un accordo previsto, che concederebbe incentivi fiscali per un'espansione del valore di 100 milioni di dollari.
Ci sarebbe un hangar per gli aerei di Elvis, un luogo più grande per ospitare i visitatori e molto altro. Il Consiglio Cittadino dovrebbe approvare l'accordo questo mese.
Era stato bloccato dalle preoccupazioni inerenti l'arena da 6.000 posti, progettata nell'espansione. La città aveva precedentemente accettato di consentire l'uso di fondi pubblici solo per una singola sede per concerti, un'arena che è anche la sede della squadra di basket locale.
Un avvocato della compagnia del signor Weinshanker ha dichiarato al "Memphis Business Journal" la scorsa settimana, che l'accordo raggiunto con la città precluderebbe l'uso di fondi pubblici per la nuova arena.
Lui è consapevole che è piuttosto improbabile che Graceland possa essere trasferita.
"Non importa quanto sia famoso Elvis, non importa quanti soldi abbia incassato, lui è sempre tornato a Memphis", ha aggiunto.
Ha dichiarato che i 750.000 dollari dello schema degli sgravi fiscali verrebbero reinvestiti in un progetto riguardante la comunità locale.
Il signor Weinshanker, 48 anni, ha affermato che tutto questo è in linea con lo spirito del Re: quando era vivo "scendeva ai cancelli, dove c'erano una cinquantina di persone ad aspettarlo, e diceva: "Andiamo al cinema" e lui pagava il biglietto a tutti e comprava pop corn per tutti".
Un addetto agli archivi ha scoperto progetti che fanno pensare che Elvis avesse già la speranza di costruire un luogo per i visitatori.
Weinshanker ha detto a riguardo: "Non era così grande come quello che abbiamo costruito noi. Dopo l'espansione, il Guesthouse, che ora ha 450 stanze, potrebbe averne altre 150.
L'hangar per gli aerei di Elvis potrebbe funzionare anche come luogo per eventi".
Per quanto riguarda Lisa Marie Presley, che ora ha 51 anni, Weinshanker ha detto: "Lei è stata molto coinvolta nel progetto. Quando ha saputo cosa stava succedendo, le è apparso sul viso quel sorriso, nel modo in cui l'avrebbe fatto Elvis. Quando lei parla, noi vediamo suo padre".
Dopo la Casa Bianca, Graceland è la casa privata più visitata negli Stati Uniti d'America e porta 600.000 persone ogni anno. E' stata aperta al pubblico nel 1982, cinque anni dopo la morte di Elvis, e man mano che la casa diventava un luogo di pellegrinaggio, la Elvis Presley Enterprises ha preso il centro commerciale al di là della strada, che è stato riempito di negozi che vendono souvenirs.
Lisa Marie Presley è ancora proprietaria della casa e del terreno, ma è sempre stato disponibile per la Elvis Presley Enterprises, della quale lei possiede azioni.
Il signor Weinshanker ha preso le redini della compagnia nel 2013.
Source: ElvisDaybyDay
