Siamo alla fine del 1970.
Elvis Presley è tornato da poco più di un anno ad esibirsi dal vivo, con un grandioso concerto a Las Vegas.
Nei 10 anni precedenti aveva dovuto rispettare una serie di contratti cinematografici, che gli avevano solamente procurato, a livello personale, grande insoddisfazione e nervosismo, e nell'ultimo periodo avevano iniziato a manifestarsi anche a livello fisico, con malesseri e febbre molto alta.
Nel 1968, tramite lo spettacolo che è ricordato con il nome di " '68 Comeback Special", dà prova, se qualcuno ne avesse avuto il dubbio, di possedere ancora la grinta che l'aveva reso famoso, in uno spettacolo che lo mostra come un leone al quale è stata aperta la gabbia, al massimo delle sue possibilità.
Se questa era la strada intrapresa da Elvis Presley a livello lavorativo, quella a livello personale si era concretizzata nel matrimonio con Priscilla Beaulieu, avvenuto il 01 Maggio 1967, e la nascita della figlia Lisa Marie il 01 Febbraio 1968.
Inoltre aveva iniziato a coltivare interesse per ciò che riguardava le armi da fuoco, le forze dell'ordine e i distintivi, di cui faceva collezione.
Questo suo ultimo interesse in particolare, unito all'amore per la sua patria e alla voglia di dare una mano e partecipare all'ordine nelle strade del suo Paese, lo spinsero a tentare un incontro con il Presidente degli Stati Uniti d'America.
L'evento, che si sarebbe concluso con l'incontro alla Casa Bianca tra il Re del rock'n'roll e il Presidente degli Stati Uniti d'America Richard Nixon, inizia con la consegna alla residenza presidenziale, fatta personalmente da Elvis Presley, di una lettera di 6 pagine scritta di suo pugno, su carta intestata della compagnia aerea America Airlines. E' il 21 Dicembre 1970.
La lettera recitava così:
TESTO ORIGINALE INGLESE:
Dear Mr. President,
First, I would like to introduce myself. I am Elvis Presley and admire you and have great respect for your office. I talked to Vice President Agnew in Palm Springs three weeks ago and expressed my concern for our country. The drug culture, the hippie elements, the SDS, Black Panthers, etc. do NOT consider me as their enemy or as they call it The Establishment. I call it America and I love it. Sir, I can and will be of any service that I can to help The Country out. I have no concern or Motives other than helping the country out. So I wish not to be given a title or an appointed position. I can and will do more good if I were made a Federal Agent at Large and I will help out by doing it my way through my communications with people of all ages. First and foremost, I am an entertainer, but all I need is the Federal credentials. I am on this plane with Senator George Murphy and we have been discussing the problems that our country is faced with. Sir, I am staying at the Washington Hotel, Room 505-506-507. I have two men who work with me by the name of Jerry Schilling and Sonny West. I am registered under the name of Jon Burrows. I will be here for as long as it takes to get the credentials of a Federal Agent. I have done an in-depth study of drug abuse and Communist brainwashing techniques and I am right in the middle of the whole thing where I can and will do the most good. I am Glad to help just so long as it is kept very Private. You can have your staff or whomever call me anytime today, tonight, or tomorrow. I was nominated this coming year one of America's Ten Most Outstanding Young Men. That will be in January 18 in my home town of Memphis, Tennessee. I am sending you the short autobiography about myself so you can better understand this approach. I would love to meet you just to say hello if you're not too busy.
Respectfully, Elvis Presley
P. S. I believe that you, Sir, were one of the Top Ten Outstanding Men of America also.I have a personal gift for you which I would like to present to you and you can accept it or I will keep it for you until you can take it.
TESTO TRADOTTO IN ITALIANO:
Egregio Sig. Presidente,
prima di tutto vorrei presentarmi. Sono Elvis Presley e La ammiro e ho un grande rispetto per il Suo lavoro. Ho parlato con il Vice Presidente Agnew a Palm Springs tre settimane fa e ho espresso la mia preoccupazione per il nostro Paese.
La cultura della droga, gli hippies, l'SDS (Students For A Democratic Society), le Black Panthers, etc..non mi considerano come un loro nemico o, come lo definiscono loro, "Il Sistema". Io lo definisco America e lo amo. Signore, io posso e voglio essere di qualsiasi utilità per servire il Paese. Non ho nessun interesse o motivi se non servire il Paese. Pertanto non desidero che mi venga dato un titolo o una carica ufficiale. Potrei e farei molto meglio se fossi un Agente Federale e aiuterò facendo le cose a modo mio, attraverso la comunicazione con le persone di tutte le età. Prima di tutto e soprattutto, sono un intrattenitore, ma tutto quello di cui ho bisogno sono le credenziali Federali. Sono su questo aereo con il Senatore George Murphy e abbiamo discusso i problemi che il nostro Paese sta affrontando.
Signore, sarò al Washington Hotel, Stanze 505 - 506 - 507. Ci sono due uomini che lavorano per me i cui nomi sono Jerry Schilling e Sonny West. Sono registrato sotto il nome di Jon Burrows. Resterò qui il tempo necessario per avere le credenziali di Agente Federale. Ho fatto studi approfonditi sull'abuso di droga e sulle tecniche comuniste di lavaggio del cervello e sono proprio nella posizione ideale, dalla quale posso e voglio fare del mio meglio. Sono felice di aiutare per tutto il tempo che la cosa resterà privatissima. Lei può avvalersi del Suo staff o di chiunque mi chiamerà in qualsiasi momento oggi, stanotte, o domani. Sono stato designato per l'anno prossimo come uno tra i dieci giovani uomini più meritevoli d'America. (La celebrazione) Avverrà il 18 Gennaio nella mia città di Memphis, Tennessee. Le invio una mia breve autobiografia così che Lei possa meglio capire questo mio avvicinamento. Mi piacerebbe incontrarLa per salutarLa se non è troppo impegnato.
Rispettosamente
Elvis Presley
P.S. Credo che anche Lei, Signore, fosse nella lista dei dieci "Outstanding Men of America".
Ho un personale regalo per Lei che vorrei consegnarLe sia che Lei lo possa accettare o che conserverò per Lei finchè non potrà entrarne in possesso.
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Poche ore dopo, quel 21 Dicembre 1970, Egil Krogh incontrò Elvis Presley nell'Old Executive Office Building, vicino alla Casa Bianca.
Insieme ad Elvis c'erano le sue due guardie del corpo, Jerry Schilling e Sonny West.
Nel suo libro "The Day Elvis Met Nixon" (1994), Krogh scrive che rimase sorpreso dall'abbigliamento del Re del rock, in quanto non era vestito come tutti gli uomini d'affari che si presentano alla Casa Bianca...ma nel suo abbiagliamento, alquanto inusuale ed eccentrico, era ugualmente splendido.
Elvis per l'occasione aveva indossato uno dei suoi jumpsuit neri (già indossato durante la stagione di concerti del 1969), una camicia bianca con il collo napoleonico, tipico dei suoi vestiti, sbottonata fin quasi al petto, i suoi occhiali da sole con le iniziali "EP", un cappotto nero che aveva usato in occasione del " '68 Comeback Special" e la cintura d'oro che la città di Las Vegas gli aveva donato come riconoscimento di miglior artista nella storia della città stessa.
Elvis arrivò al cancello nordest della Casa Bianca alle 11.45 per il suo incontro con Richard Nixon; Egil Krogh ricevette lui e le sue guardie del corpo e li accompagnò nella reception della Sala Ovale.
Alle 12.30 Krogh e Elvis raggiunsero il Presidente nel suo ufficio e venne preso nota di ciò che i due si dissero. Questi appunti vennero poi riassunti in un memorandum e l'incontro venne fotografato da Ollie Atkins, fotografo della Casa Bianca.
Il Re del rock'n'roll consegnò al Presidente Nixon alcune fotografie autografate in cui erano ritratte la moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie e gli mostrò alcuni dei distintivi della polizia che già aveva collezionato.
Dopo aver parlato con Nixon, Elvis chiese se anche alle sue guardie del corpo poteva essere permesso l'accesso alla stanza e al colloquio con il Presidente. Il permesso venne accordato, cosicchè anche Sonny West e Jerry Schilling ebbero modo di stringere la mano a Richard Nixon.
Dopo l'incontro Elvis e le sue guardie del corpo pranzarono con Egil Krogh nella sala da pranzo della Casa Bianca e il cantante ricevette il suo distintivo quello stesso pomeriggio dall'"Ufficio Narcotici e Droghe Pericolose".
Molti giorni dopo il Presidente spedì ad Elvis Presley un caloroso biglietto di ringraziamento con i migliori auguri per il nuovo anno.
Il dono che Elvis aveva portato con sè per Nixon, una pistola Colt 45 della Seconda Guerra Mondiale, è ora in esposizione alla Richard Nixon Library a Los Angeles, California.
Una fotografia di quell'incontro è una tra le più famose e più ricercate al mondo tra tutte le richieste che arrivano ogni anno al "National Archives" per la riproduzione di documenti e fotografie, tra cui "La Carta dei Diritti" e la "Costituzione degli Stati Uniti d'America": è l'immagine di Elvis Presley e il Presidente Richard Nixon mentre si stringono la mano in occasione del celebre incontro.
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