Paul Belard ha pubblicato il
28 Gennaio 2025 il suo libro interamente dedicato a
Marion Keisker dal titolo
"Marion Keisker: The Woman Who FIRST Recorded Elvis Presley".
Il libro è una biografia di Marion Keikser che, tra le altre cose, registrò il primo disco che fece Elvis Presley nella sua vita.
Il libro è composto di 310 pagine ed è in lingua inglese.
Presentazione:
Alla cerimonia Jaycee di Gennaio del 1971, in cui Elvis Presley ha avuto l'onorificenza come uno dei dieci giovani uomini più meritevoli della nazione, Elvis vide Marion Keisker tra il pubblico. Mentre le si avvicinava insieme a Priscilla, disse: "Questa è la donna di cui ti ho parlato. È lei che ha reso possibile tutto questo. Senza di lei, non sarei qui oggi".
Marion era l'assistente di Sam Phillips quando fondò il Memphis Recording Service ed, in seguito, la Sun Records. È ricordata soprattutto per essere stata la prima persona a registrare Elvis nel Luglio del 1953, incoraggiando poi Sam Phillips (numerose volte) a registrarlo "commercialmente", svolgendo quindi un ruolo fondamentale nell'ascesa di Elvis verso l'apice della sua carriera.
Nel corso delle interviste rilasciate, Marion rivela il funzionamento della Sun Records, le sessions e gli stati d'animo di Elvis durante quei primi giorni della sua carriera. C'è una miniera di aneddoti poco noti o sconosciuti che molti fans apprezzeranno. Questo libro è un omaggio appropriato e ben meritato a Marion.
La struttura di questo libro si basa su interviste rilasciate da Marion Keisker, alcune condotte da Jerry Hopkins per il suo libro "Elvis", altre in diverse occasioni, la maggior parte delle quali disponibili su YouTube.
Lei era presente in quei primi momenti. Oltre ad essere stata la prima persona a registrare Elvis, gli è stata vicina durante gli anni di formazione alla Sun. Racconta aneddoti meravigliosi, come Elvis che appoggia la sua mano sporca su un muro dello studio e questo stampo diventa una specie di santuario.
Dice: "Le ragazze venivano e ci mettevano le mani sopra, la baciavano e tutto il resto". Interessante è anche il suo contributo a "I Don't Care If The Sun Don't Shine". Elvis ci provò con la canzone, ma mancava una strofa che nessuno conosceva. Marion ne scrisse una al momento, ma, ovviamente, non le fu attribuito il merito di essere una cantautrice per motivi spiegati nel libro.
Due fatti che ha raccontato mi hanno affascinato. Il primo è che Elvis arrivava sempre a una session senza avere nulla di preparato. Non aveva niente di suo. Non aveva mai elaborato nulla.
Marion dice: "Ogni session era una questione di iniziare cose diverse, provare diverse melodie, decidere che questa poteva funzionare e "Facciamola di nuovo". Oppure dire: "No. Non credo che ce la faremo con quella. Dimentichiamoci di quella".
Conoscevamo il suo potenziale, ma ogni disco consisteva in ore di sudore di "Fallo di nuovo", e "Ricordati quella piccola cosa che hai fatto lì", e "Vediamo se possiamo..."
Ogni sessione era durissima. Registravamo sempre un sacco di roba perché Elvis era unico rispetto a tutti gli altri artisti della Sun, in quanto non scriveva mai le sue canzoni. Dovevamo crearle tutte sul momento, o dovevamo prenderne una che uno degli artisti aveva scritto, sai, o qualcosa di qualcun altro del nostro personale in studio, nella nostra scuderia, per così dire. Sì, Elvis non arrivava mai a una session pronto. Anche dopo che divenne famoso, questa è una delle cose che ha avuto un peso nella messa sul mercato. Non ha mai provato come Johnny Cash e gli altri, che provavano dopo i concerti in tour. Quando avevano qualcosa che pensavano fosse presentabile, andavano da Sam e Sam lo rifiniva. Con Elvis, ci voleva troppo tempo che non avevamo quando arrivavano altri cantanti".
La quantità di lavoro coinvolta nella registrazione di Elvis, quindi, è stata una delle ragioni per cui Sam ha deciso di lasciarlo andare, un fattore a me sconosciuto.
Il secondo fatto è ancora più sconvolgente. Quando Sam ha venduto Elvis alla RCA, lui ha consegnato alcune delle canzoni su cui stavano lavorando. Sam non pensava che fossero abbastanza buone. Non erano mai state pensate per essere pubblicate. Infatti, Marion ha detto che avrebbe distrutto quei nastri. Questo è uno dei suoi ricordi che mi ha lasciato sbalordito. Secondo lei "Blue Moon" e, presumibilmente, "I Love You Because", "Harbor Lights", "Tomorrow Night", "Just Because" e altre, non avrebbero mai visto la luce se Elvis fosse rimasto alla Sun. Non essermi perso gemme come l'inquietante "Blue Moon" e la sbalorditiva "Trying To Get To You" mi fa quasi piacere che Parker sia entrato in scena e abbia tirato fuori Elvis dalla Sun Records. E non voglio nemmeno pensare a tutte le canzoni che Sam ha registrato per salvare nastri costosi.
Quindi, questi sono solo alcuni estratti da un libro che è pieno di fatti poco noti sui primi anni di Elvis.
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Source: FECC